ricerca redazionale
Dalla genetica una nuova arma contro le malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di mortalità nel mondo occidentale: i ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) hanno infatti individuato un gene ritenuto responsabile della regolazione della rigidità arteriosa, alla base di tali malattie. Lo studio, nell’ambito del progetto ProgeNIA dell’Inn-Cnr, è stato pubblicato sulla rivista Circulation Cardiovascular Genetics. La rigidità arteriosa, di cui si tende a soffrire in età avanzata o per errati stili di vita, spiega il Cnr, è ad alto rischio per l’insorgenza di aterosclerosi o ipertensione. Ma lo studio dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia (Inn) del Cnr di Cagliari, in collaborazione con vari gruppi internazionali, ha ora evidenziato che un gene, il COL4A1, è implicato in questa patologia, aprendo così la strada a nuove strategie di trattamento e prevenzione di queste malattie. "Nell’ambito del progetto ProgeNIA, nato per ricerche legate ai processi di invecchiamento e completamente finanziato dal National Institutes of Health americano, abbiamo condotto uno studio di associazione sul genoma di oltre 4.000 individui sardi, constatando che il COL4A1 svolgeva un ruolo determinante nello sviluppo della rigidità arteriosa", spiega Manuela Uda, ricercatrice dell’Inn-Cnr e responsabile del progetto. Ulteriori studi saranno ora necessari per comprendere il meccanismo di azione del gene e poter così sviluppare interventi per ritardare o prevenire i rischi dovuti a rigidità delle arterie. ProgeNIA studia il DNA di 6000 abitanti di quattro paesi sardi, una popolazione isolata per millenni e che si conferma ottimale per gli studi volti a identificare basi genetiche comuni non solo ai sardi, ma anche ad europei e americani