Il mio desiderio fin da ragazzo era quello di far si che dopo XXII secoli una città come Cornus; centro della prima rivolta organizzata contro i romani, potesse essere ripulita dalla polvere che l’avvolge. Quattro anni fa’ quando iniziai a scrivere quest’opera non immaginavo di certo che avrei visto, come mi e’ capitato lo scorso settembre, un’equipe tedesca iniziare gli scavi a Corchinas. Strana coincidenza, ma ora anche il romanzo e’ una realtà.
Nell’aspro e lungo contrasto fra le due grandi città del Mediterraneo antico – Roma e Cartagine – la Sardegna divenne terra di contesa. La prospettiva di una prolungata schiavitù non si confaceva con l’animo insofferente dei sardi. In piena Seconda Guerra Punica, Ampsicora seppe unire i focolai di sommossa in un unico esercito e stringere alleanza con la potente rivale di Roma. La trama si evolve tra gli ambienti delle città costiere di Cornus e Tharros, la metropoli nord-africana, il deserto del Maghreb e i riti ancestrali di una Sardegna post nuragica, in una successione di sorprendenti colpi di scena. Il racconto ci fa rivivere l’epopea di una narrazione epica, diventata leggenda con la misteriosa quanto incomprensibile morte del suo protagonista, che attinge con dovizia di particolari da una documentazione storica precisa.
Pietro Scanu è nato a Cuglieri in provincia di Oristano. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università “Federico II” di Napoli, ha coltivato sin da ragazzo la passione per la storia e l’archeologia. Già ufficiale medico di complemento, vive ed esercita la professione a Cagliari. È docente presso vari enti di riqualificazione professionale.
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Caro Sig. Perlato,
la ringrazio dell’attenzione riservatami e nel congratularmi per la
fervente e attesa attivita’ della testata, porgo cordiali saluti.
Dottore, docente e anche scrittore…..complimenti proff comprerò con molto piacere il libro….. Ilaria PONTIS CORSO OSS ENTE I-FOLD
Caro dottore, davvero un libro interessante. Se fossi ancora a scuola lo avrei adottato per i miei studenti. La storia si impara e si ricorda soprattutto con un testo come il suo.