di Giovanni Cervo
Il CSCS, Centro Sociale Culturale Sardo, è questa la sua denominazione, è presente a Milano da oltre quarant’anni. Riconosciuto dalla Regione Sarda e dalla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, ha accompagnato, fin dagli anni 60, il processo di integrazione sociale e culturale dei sardi nella città e nella provincia di Milano. L’attività del CSCS travalica l’interesse di una comunità etnica per la propria terra d’origine nella quale ha mantenuto salde radici, per aprirsi alla Città di Milano ai suoi molteplici interessi. Ha ben 1200 iscritti storici con una media annuale di rinnovo tessere dalle 300 alle 500 e con circa il 20% degli iscritti non sardi. Ciò vuol dire che i Milanesi ci amano e che è amata anche e soprattutto la Sardegna. Il Centro, con oltre quarant’anni di attività, nel terzo millennio, può fare un bilancio positivo per la qualità delle sue manifestazioni e per l’attività culturale ad ampio raggio, che vede 40/60 manifestazioni ogni anno. I temi affrontati nelle manifestazioni, oltre quelli specifici riguardanti la Sardegna, investono i campi dell’archeologia, della poesia, della letteratura, della musica, del teatro, dell’arte, dei convegni e dibattiti su importanti temi come l’ambiente, l’economia e altri problemi di vitale importanza per la Sardegna. Svolge attività sulla talassemia e un servizio di prenotazione marittima e aerea per la Sardegna. Lasciata la sua sede storica di via Ugo Foscolo 3 nel 2010, il 19 febbraio dopo grandi sacrifici, anche di carattere economico, dopo importanti interventi di ristrutturazione edilizia, inaugura la nuova di Piazzale Santorre di Santarosa al n. 10.
chiediamo come fare per donare roba in primi vestiari per la sardegna? state organizzare qualcosa. Potete contattarci aai numeri 3468144384 oppure 3355224320 Teresina Sannitu e Michele Sanzò Grazie.Abbiamo scritto anche sul vostro Diario Saluti a Pierangela.
Non capiamo perchè il commento è in attesa di moderazione? Forse in questo spazio bisognava commentare qualcosa sul circolo? Se è così chiediamo scusa. Per noi contava l’emergenza Sardegna. Anche i nostri amici che vorrebbero donare qualcosa non sanno a che Santo rivolgersi.