di Maria Concetta Marceddu
Per far conoscere a tutti e tenere alta l’attenzione sul rapimenti esponiamo nelle facciate delle nostre sedi striscioni, stendardi, immagini “Rossella Urru libera”. Le donne sarde emigrate esprimono la loro solidarietà e la loro affettuosa vicinanza alla nostra corregionale Rossella Urru, una “emigrata speciale”, e alla sua famiglia che vive da oltre tre mesi nell’angosciante attesa di un sollecito ritorno. Da molto tempo non si hanno notizie certe sulla situazione di Rossella e dei suoi due colleghi spagnoli e anche i media non riportano più notizie del loro sequestro e non se ne parla con l’attenzione che tale situazione dovrebbe suscitare. Con noi donne sarde, il direttivo FASI , i direttivi e i soci dei 71 circoli sardi in Italia, rivolgono un accorato appello alla Regione Sarda, a tutte le istituzioni e al governo affinché vengano intraprese tutte le possibili azioni politiche e diplomatiche per una loro liberazione immediata. Ci facciamo interpreti presso tutti gli enti locali dove risiedono i nostri circoli affinché si associno a noi nel sostenere la nostra azione per rivedere al più presto Rossella libera tra di noi e restituita ai suoi affetti familiari.