di Paolo Pulina
A metà novembre del 1995 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro fece una visita di tre giorni in Sardegna incontrando non solo le rappresentanze elettive dei consigli della Regione e di ciascuna delle (allora) quattro province sarde ma anche gli operai in lotta per la difesa del posto di lavoro (i lavoratori della Carbosulcis, i lavoratori dell’Enichem di Villacidro), i rappresentanti del mondo del volontariato a Cagliari, i familiari dei carabinieri trucidati nel conflitto a fuoco di Chilivani, i parenti dei sequestrati. Oltre che delle questioni politiche il Presidente Scalfaro si volle dunque interessare anche dei drammi sociali (in primo luogo quello della disoccupazione) che contrassegnavano (e, purtroppo, continuano a caratterizzare) tristemente la situazione dell’isola. Ma ci furono anche momenti di festa: a Sassari Scalfaro incontrò i rappresentanti degli otto gremi cittadini (che continuano le tradizioni delle antiche corporazioni dei mestieri) e percorse a piedi il Corso centrale tra gli applausi della gente assiepata dietro le transenne; a Nuoro, dopo aver assistito all’esibizione di un coro della città, commentò: «La vostra è una lingua di una ricchezza straordinaria». A nome dei sardi emigrati, che vogliono onorare la memoria del Presidente Scalfaro, mi piacerebbe vedere pubblicata una foto che testimonia l’attenzione di Scalfaro nei confronti dei rappresentanti del mondo dell’emigrazione organizzata: il Presidente ha tra le mani alcuni libri tra i quali, in bella evidenza, gli atti di un convegno “Sardegna: natura e mare da proteggere” (Pavia, 30 e 31 maggio 1992), promosso dal Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia con il fondamentale apporto del compianto prof. Mario Pavan (l’altra copertina che si riconosce è quella del volume “Il canonico V. M. Carta tra Seulo, Loceri e Ierzu”, a cura di Franceschino Delussu). Il libro “pavese” gli fu donato da Filippo Soggiu, allora presidente del Circolo “Logudoro” e della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI), che appare nella foto tra Luca Deiana, allora assessore al Lavoro della Regione Sardegna, e Gian Paolo Collu, amico personale e stretto collaboratore di Scalfaro per quarant’anni e allora componente della Consulta per l’emigrazione della Regione Sardegna. Collu (oggi presidente del Circolo “Quattro Mori” di Rivoli, già coordinatore della Circoscrizione Nord Ovest dei Circoli FASI) ricorda: «L’incontro immortalato nella foto avvenne al Quirinale il 25 settembre del 1996. Scalfaro in quella circostanza ascoltò con molto interesse e partecipazione la presentazione dell’attività della FASI. Dimostrò anche particolare attenzione verso i libri che gli donammo, inforcando gli occhiali, che usava solo per leggere, e sfogliando i volumi davanti a noi. Dopo quell’incontro ufficiale, ogni volta che ci incontravamo, mi chiedeva notizie della nostra Federazione dei Circoli sardi. A conferma di questa sua non effimera “vicinanza”, Scalfaro, da Presidente Emerito della Repubblica, firmò ben volentieri nel 2005 la prefazione al libro “Antifascisti e partigiani sardi”, curato da Tonino Mulas (allora presidente della FASI), nel 60° anniversario della Liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista».