a cura di Massimiliano Perlato
Dalla trasmissione televisiva dedicata agli emigrati sardi, quale “La Sardegna nel mondo” al licenziamento in tronco per il suo valido conduttore e amico Pier Sandro Pillonca. E’ quanto accaduto in queste ultime ore nell’emittente televisiva Sardegna Uno dell’editore Giorgio Mazzella. I giornalisti licenziati sono tre: oltre a Pier Sandro, Andrea Sanjust e Gianni Zanata. Una decisione gravissima e improvvisa che ha scatenato il caos nell’emittente. Mazzella, padre padrone di Sardegna Uno riferisce che non esistevano alternative per evitare di portare i libri in Tribunale. Urge tagliare i costi. La crisi a Sardegna Uno ha avuto un crollo repentino. Partita dalla nascita del digitale terrestre, le perdite si sono accumulate sino a toccare il milione di euro. L’editore ha prima chiesto ai giornalisti di ridursi lo stipendio e poi ha rifiutato l’ipotesi di applicare i contratti di solidarietà. Poi sono partite le lettere. L’impressione che emerge è che tutti i passaggi previsti in crisi del genere, non siano stati minimamente rispettati, anche perché l’emittente non ha nemmeno dichiarato lo stato di crisi. Mazzella si difende ad oltranza affermando che i costi del personale sono tra i più alti in Italia. Ma non si capisce come l’editore abbia scelto i tre licenziati: solo l’allontanamento di Sanjust sarebbe minimamente motivato, essendo il giornalista l’ultimo assunto dalla televisione. Ma privarsi di Gianni Zanata (vera anima della redazione) e di Piersandro Pillonca (che fa parte del Comitato di Redazione, l’organo sindacale interno, ed è anche consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna) appare come una ritorsione per le loro posizioni espresse in merito alla gestione della crisi. Ora del caso si occuperà la Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti. “L’editore – sottolinea Franco Siddi – pretendeva di dettare un contratto tutto suo, per imporre stipendi ‘privati’ lesivi dei diritti essenziali dei lavoratori nonché chiaro elemento di alterazione del mercato della concorrenza”. “Il sindacato dei giornalisti – conferma il segretario della Fnsi – tutelerà con ogni mezzo i colleghi raggiunti dal provvedimento del licenziamento e assumerà ogni iniziativa per la verifica della situazione aziendale in ogni sede deputata ai controlli. Nello stesso tempo agli Enti pubblici regionali e nazionali sarà chiesto di bloccare ogni rapporto economico (contributi e contratti compresi) finché non saranno ritirati i licenziamenti e non sarà fatta una valutazione indipendente sui conflitti d’interesse che si profilano sulla vicenda”. Questa vertenza racconta già tante cose: Mazzella come editore ha miseramente fallito. In sette anni ha praticamente distrutto un emittente, ora sparita dalle case dei sardi. Tutte le sue scelte sono state pessime. Soprattutto la prima: quella di non fare più concorrenza a Videolina.
Mazzella si sta comportando da padrone senza pietà (“Il padrone in redazione”, scrisse anni fa Bocca, profetico). L’imprenditore – banchiere – editore sta mostrando una spregiudicatezza inquietante che stride con il suo ruolo pubblico. E’ attesa la risposta della politica sarda. Chi tra quegli onorevoli avrà ora il coraggio di spendere una parola a favore dei giornalisti licenziati e contro questo padrone? Anche perché (è bene ricordarlo) mentre Mazzella licenzia, la sua emittente viene ricoperta di soldi dalla Regione. Ma nella nostra isola oggi conta di più la libertà di informazione o la benevolenza di un banchiere? Chi tra i politici sardi ha voglia di mettersi contro Giorgio Mazzella, il padrone di Sardegna Uno? Uno sciopero bloccherà tutte le trasmissioni con un’assemblea permanente: è questa la risposta dell’assemblea generale dei lavoratori di Sardegna 1 (giornalisti, tecnici e impiegati) al licenziamento, definito “immotivato e illegittimo”, dei tre redattori. I lavoratori chiedono il ritiro immediato dei licenziamenti e un incontro urgente con l’editore “al fine di studiare congiuntamente al sindacato le soluzioni più idonee per affrontare la situazione aziendale”.
tre giornalisti dotati di grande serietà e professionalità
Grazie Massimiliano,
siamo sereni e pronti a difenderci in tutte le sedi.
Un abbraccio Pier Sandro
Solidarietà a Gianni Zanata, a Piersandro Pillonca e Andrea Sanjust, fior di professionisti, per lo scandaloso licenziamento da Sardegna1. L’anno comincia molto male per l’informazione sarda.
La crisi è un alibi per chiudere bocche. Su naturale essit a campu. Corazu, a tutti e tre.
Andrea Deplano
Esprimo la mia personale solidarietà a Pier Sandro Pillonca e colleghi per l’ingiustizia subita ,con la certezza che torneranno presto al timone di Sardegna Uno,
io dico che il sole torna sempre a risplendere.
Forza e coraggio ragazzi !!!!!!!