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Come succede da una trentina d’anni a questa parte la Sardegna non è riuscita a piazzare neppure un rappresentante al Parlamento europeo. Era ampiamente previsto. E il diffuso astensionismo dei sardi delusi dalla politica non ha contribuito certamente a rendere possibile il miracolo. il dato dell’affluenza finale in Sardegna si ferma al 40,93%, il peggior risultato fra tutte le regioni italiane, persino di quelle meridionali e insulari. Anche le più vicine, sono lontane: Sicilia al 50%, Calabria al 55% e via a crescere regione per regione fino a determinare una media nazionale che ha raggiunto il 66,5%. L’impossibilità di eleggere un rappresentante sardo può aver inciso. Alla fine, Nell’Isola la sfida tutta rosa tra Francesca Barracciu e Maddalena Calia ha visto vincitrice la candidata del redivivo Partito democratico, che in Sardegna ha guadagnato quasi dieci punti percentuali rispetto alla media italiana. L’ex segretaria del PD, prima dei non eletti nel suo partito dopo i siculi Rita Borsellino e Rosario Crocetta, è risultata la più votata con 116.935 preferenze e ha superato la Calia, europarlamentare uscente, che ha raggranellato 115.194 voti (è terza non eletta dopo due candidati siciliani). Quindi Restano fuori, le due "stelle" delle europee. Nonostante un risultato eccezionale se raffrontato con le previsioni della vigilia del voto. Sono diverse le facce, gli stati d’animo: Francesca Barracciu sorride, non sperava di sbarcare a Bruxelles ma essere la più votata in Sardegna comincia a essere una piacevole abitudine. Si è comunque detta soddisfatta «per il risultato personale e ancora di più per essere riuscita a battere Berlusconi». E ha spiegato: «Lui che ha tanto umiliato le donne comincia a fare i conti politici proprio con una donna». Mentre Maddalena Calìa è triste, abbattuta, ma il suo «grazie a tutti» è un ritornello recitato col sorriso. «I complimenti non cambiano il risultato», dice l’ex sindaco di Lula, «adesso sappiamo che non era una rincorsa impossibile». La Calia non ha certo festeggiato per aver superato il Cavaliere nell’isola, ma ha sottolineato che il suo risultato personale è stato «molto positivo». Nonostante l’exploit delle due donne, è un uomo che potrebbe conquistare il seggio. Giommaria Uggias ha avuto 17 mila voti (quasi tutti in Sardegna) nell’Idv ma si è piazzato al quinto posto. L’Italia dei valori ha conquistato un seggio nel collegio delle isole e potrebbe essere assegnato all’ex sindaco di Olbia. Perché i due più votati nel collegio dovrebbero rinunciare all’elezione (Antonio Di Pietro e Leoluca Orlando, che opteranno per restare nel Parlamento italiano) e gli altri due (Luigi De Magistris e Sonia Alfano) dovrebbero optare per i seggi conquistato nelle altre circoscrizioni italiane. Di Pietro, infatti, si era personalmente impegnato a garantire l’elezione di Uggias in caso di conquista di un seggio nel collegio delle isole.