«Da cristiana dentro la chiesa avevo patito spesso rappresentazioni limitate e fuorvianti di me come donna, il più delle volte contrabbandate attraverso altrettanto povere interpretazioni della complessa figura di Maria di Nazareth»: così la scrittrice Michela Murgia spiega l’origine del suo ultimo libro Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna pubblicato quest’anno da Einaudi.
Già vincitrice del premio Campiello 2010 con Accabadora, un romanzo sorprendente per espressività e originalità, ambientato nella Sardegna degli anni Cinquanta (un libro magico che tocca temi molto delicati come quello dell’adozione e dell’eutanasia) la scrittrice sarda con questo libro che intreccia Sacre scritture, documenti pontifici, encicliche e vita vissuta, trae spunto dalla figura di Maria, madre di Cristo, per sottolineare come una certa teologia abbia ignorato e ignori le immagini femminili di Dio.
«Dovevo fare i conti con Maria, anche se questo non è un libro sulla Madonna» commenta.
«È un libro su di me, su mia madre, sulle mie amiche e le loro figlie, sulla mia panettiera, la mia maestra e la mia postina.
Su tutte le donne che conosco e riconosco.
Dentro ci sono le storie di cui siamo figlie e di cui sono figli anche i nostri uomini: quelli che ci vorrebbero belle e silenti, ma soprattutto gli altri. Questo libro è anche per loro, e l’ho scritto con la consapevolezza che da questa storia falsa non esce nessuno se non ci decidiamo a uscirne insieme.»
Miscelando sapienza e ironia, la scrittrice sarda, che è una «credente organica, non marginale», approfondisce così la condizione delle donne attraverso i secoli rivisitando le Madonne di ieri e di oggi come capisaldi degli stereotipi patriarcali ancora persistenti nella nostra cultura e nella nostra società.
Michela Murgia presenterà questo suo ultimo libro il giorno 11 novembre alle 17.00 presso l’Aula Nievo di Palazzo del Bo.
All’incontro, organizzato dal Circolo Culturale Sardo Eleonora d’Arborea, in collaborazione con il Comune di Padova – Commissione pari opportunità e l’Università degli Studi – Forum di Ateneo per le politiche e gli studi di genere, saranno presenti, oltre all’Autrice, la presidente della Federazione Associazioni Sardi in Italia Serafina Mascia, la consigliera comunale con delega alle pari opportunità Anna Milvia Boselli, e la delegata del Rettore per la cultura e gli studi di genere, Saveria Chemotti, che coordinerà la presentazione.
Con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro