di Cristoforo Puddu
Sta per concretizzarsi in film la sceneggiatura “Su bandidu arzanesu” del regista romano Emanuele De Vincenti. L’opera, finalista del Premio Franco Solinas edizione 2010-2011, ricostruisce le vicende e la latitanza del bandito Samuele Stochino (1895-1928). L’arzanese -noto come la “tigre dell’Ogliastra” per l’incredibile numero di vendette consumate e per la fama d’imprendibilità, nonostante l’elevata taglia spiccata dallo stesso Mussolini- era stato un precoce eroe nella guerra in Libia (per essere arruolato aveva falsificato i propri dati anagrafici) e sottufficiale decorato della Brigata Sassari nella Grande Guerra. Morì in latitanza il 20 febbraio 1928, quasi certamente per polmonite, ma continuò a vivere nell’immaginario popolare grazie alle sue “gesta” tramandate dall’oralità e dalla lunga cantone in otavas dedicatagli dal poeta Pittanu Moretti. La pellicola, di grande interesse per lo scavo di motivazioni storiche e sociali sulla Sardegna degli Anni ’20 – ’30, ha ricevuto il sostegno di numerosi comuni dell’Ogliastra e dell’area interna dell’Isola. Le location naturali del Gennargentu e del Supramonte -con Su Gorroppu, Preda Liana, Su Gologone, il sito nuragico di Tiscali, numerose chiesette campestri del nuorese e l’incantevole scenario della Giara di Gesturi– saranno le principali aree in cui si girerà il film, tra l’altro, con frequenti dialoghi in limba. Emanuele De Vincenti, nato nel 1975, è affermato autore di video-appunti realizzati nel sud del mondo e attivo collaboratore della rubrica Fuori Orario di Rai Tre. Per La7 ha realizzato un significativo documentario sulla globalizzazione in India e Cina. Autore di diverse sceneggiature, lavora costantemente per cinema-tv e ha partecipato a importanti mostre e festival (48ma Biennale Arti Visive di Venezia, la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, il Torino Film Festival e lo Short Film Festival di Dresda).