di Massimiliano Perlato
Era molto atteso l’intervento dell’Assessore al Lavoro e all’Emigrazione Antonello Liori. In carica soltanto dallo scorso mese di agosto, ha vissuto al Centro Congressi “Alexander Palace” di Abano Terme il primo approccio con il mondo dell’emigrazione sarda organizzata. E il contatto c’è stato in grande stile, visto l’ampia platea dei delegati che lo ascoltava durante il Congresso FASI. Subito a suo agio, Liori ha voluto mettere in risalto il senso di appartenenza che condivide tutti coloro che in Sardegna ci son nati, ma non solo. Il pensiero è andato ai figli di sardi, presenti numerosi. I giovani rappresentano la continuità ed il futuro dell’organizzazione dell’emigrazione sarda nel mondo – ha detto l’Assessore – è perciò fondamentale agevolare la partecipazione ed il coinvolgimento delle giovani generazioni, realizzando gradualmente una staffetta generazionale con chi ha avuto il grande merito di aver creato una fitta rete di associazioni e di attività, in tutto il mondo. Intendendo per giovani – precisa Liori – sia le nuove leve di emigrati, sia i tanti sardi di seconda e terza generazione che sentono ancora forte il legame con l’Isola. “Cercherò di farlo realizzando iniziative, idee e progetti che possano interessare i giovani, sia nel campo della cultura e del sociale che della formazione”. Nel suo intervento ad Abano Terme, toccati tanti altri argomenti: dalla crisi economica che attanaglia l’isola alle riflessioni sollecitate dalla platea congressuale sulla conservazione delle attuali norme per la gestione del territorio regionale stabilite dalla Giunta Soru (che hanno decretato misure restrittive rispetto alla cementificazione delle coste) opponendosi alle modifiche già introdotte e progettate dall’attuale governatore Cappellacci. Liori a riguardo ha sottolineato come nessuna legge si può ritenere perfetta e va valutata spesso a posteriori. La politica serve per questo. Nessuno vuole il male della Sardegna, nemmeno l’attuale Giunta in carica. Con dialettica semplice e concisa, Antonello Liori ha poi affrontato un excursus storico della Sardegna che ha vissuto grandi momenti di difficoltà, sin dall’ epoca post mineraria con mobilitazioni e scioperi per la tutela degli operai. Abbiamo dato tanto all’Italia nel periodo bellico –dice – e l’importanza dell’emigrazione nella crescita della Sardegna si è palesata sin dagli anni 60. Ora, in simbiosi alle richieste FASI, spetta proprio alla classe politica valorizzare il lavoro e le potenzialità delle associazioni sarde sparse in giro per l’Italia. “E questa nuova legge sull’emigrazione sarà la priorità del mio lavoro. Starò attento e ascolterò anche il vostro parere. E’ l’obiettivo prioritario”. Conclusione fra gli applausi.