di Stefano Vespa – Panorama
Sembra l’uovo di Colombo. E per sapere se invece è l’uovo di .. Cappellacci basterà aspettare la prossima estate. L’idea di Ugo Cappellacci, dal 2009 governatore della Sardegna, è semplice: visto che il numero di turisti arrivati sull’isola via mare è calato molto nel 2011, e visto che il biglietto aereo costa troppo per i non residenti, ha pensato di uniformarlo a quello dei residenti. I 40-50 milioni di euro di differenza li stanzierà la Regione, che conta di recuperarli grazie ai 500mila turisti previsti in più. “Un turista che spende in Sardegna per noi equivale a un’esportazione – spiega Cappellacci – la nostra Regione è grande come la Sicilia ma ha solo 1,6milioni di abitanti: quindi per favorire le imprese o dobbiamo aumentare l’esportazione oppure fare venire più gente”. Facciamo due conti. Un turista si trattiene mediamente 5,2 giorni e secondo la Banca d’Italia spende 100 euro al giorno. Su un fatturato di 520 euro a testa la Regione Sardegna incassa mediamente 100 euro. L’Assotrasporti, che tutela le imprese dell’autotrasporto, ha calcolato che agevolare il turismo porterebbe come minimo 500mila presenze in più l’anno sull’isola, e l’abbattimento del costo del biglietto aereo è tra le agevolazioni studiate dall’associazione. Da qui arriverebbero i 40-50 milioni annui che compenserebbero lo sforzo regionale. Ma le compagnie aeree che cosa ne pensano? “Quelle che hanno accettato le tariffe per residenti, variabili da 50 a 60 euro, recuperano lo sconto puntando molto su quelle per non residenti, dai 110 ai 300 euro” risponde Cappellacci. “Noi ragioniamo sulla loro quota di utile: per esempio, la differenza reale tra residente e non residente su un volo Cagliari-Roma è du 20 euro”. Il piano regionale andrà avanti così: il primo passo sarà la presentazione di un’offerta a tutte le compagnie aeree che oggi coprono le 16 tratte tra l’isola e il continente, chiedendo loro di uniformare i prezzi. “Senza adeguata contropartita economica, l’offerta certamente non verrà accolta” anticipa il Presidente della Sardegna “per cui contemporaneamente bandiremo una gara per la compensazione a carico della Regione. La base d’astra sarà 50 euro, vincerà chi offrirà la migliore offerta al ribasso in cambio dell’esclusiva per quattro anni”. La concorrenza tra le compagnie aeree aumenterà a dismisura: per esempio, oggi le compagnie low cost sulle tratte da e per Roma hanno come base Ciampino, mentre l’Alitalia e la Meridiana utilizzano Fiumicino e con tariffe basse probabilmente invoglierebbero nuove fette di mercato. Le polemiche sembrano inevitabili, anche se Cappellacci garantisce che quei 50 milioni sono recuperabili nelle pieghe del bilancio regionale: “Faremo economie su altri settori” aggiunge “ perché dobbiamo reagire al crollo dei turisti che utilizzano i traghetti. L’aumento dei biglietti sulle navi nel 2011, ci ha fatto perdere 1 milione di passeggeri diretti verso la Gallura. La compagnia regionale Saremar ha mantenuto gli stessi prezzi del 2010 ma ha soltanto una piccola fetta di mercato”. Sulla proposta sarda ora si è aperta la conferenza di servizi con l’Enac, il ministero delle Infrastrutture e trasporti e i vettori aerei. “Entro ottobre presenteremo compiutamente l’offerta” conclude Cappellacci. “Contiamo di essere operativi con le nuove tariffe tra marzo e aprile. Il governatore è convinto che l’uovo sarà bello sodo.
Rivogliamo Soru!