EMOZIONI AL CIRCOLO “GRAZIA DELEDDA”: LA DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI DI BASKET A PARMA INCONTRA GLI EMIGRATI SARDI

La Dinamo Banco di Sardegna conferma la sua vocazione a rappresentare non solo una squadra di basket, ma un vero e proprio simbolo di appartenenza e identità per i sardi dentro e fuori dall’Isola: sabato scorso, in occasione della trasferta di campionato a Reggio Emilia, il direttore generale Jack Devecchi è stato ospite del Circolo Grazia Deledda di Parma, protagonista di una giornata speciale all’insegna della passione biancoblu e del legame con la comunità degli emigrati sardi.

L’incontro, promosso dal Circolo parmense con il supporto della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), ha rappresentato un momento di condivisione e racconto, ripercorrendo la carriera di Jack e i successi conquistati dalla Dinamo nell’ultimo decennio, dalle storiche coppe sollevate al cielo fino alle pagine più recenti della storia sportiva del club.

Un appuntamento carico di emozioni, che ha visto la partecipazione di numerosi sardi residenti nel nord Italia, accomunati dall’amore per la propria terra e per i suoi simboli sportivi. Proprio questo senso di appartenenza è stato sottolineato da Massimiliano Testoni, presidente del Circolo Grazia Deledda di Parma: “Abbiamo fortemente voluto una giornata con la Dinamo perché, nel corso del tempo, è diventata un simbolo di appartenenza per l’intera isola, un elemento che unisce le persone, saldando il senso di comunità e di radicamento nel territorio dei valori positivi dello sport. In particolare, all’interno del Circolo ci aveva molto colpito la storia di Giacomo Devecchi, che rappresenta un curioso esempio di emigrazione ‘al contrario’, ovvero la storia di un ragazzo che si è trasferito dalla provincia di Lodi in Sardegna, trovando nella nostra Isola la sua casa. La sua esperienza sportiva e umana è coincisa con i migliori risultati della Dinamo, diventando l’esempio di quanto di eccellente sia possibile fare in Sardegna quando si incanalano i valori identitari e la passione viscerale dei sardi per gli sport di squadra”.

Nel corso della mattinata è intervenuto anche Bastianino Mossa, rappresentante della FASI, che ha contribuito a dare una lettura più ampia e nazionale del fenomeno migratorio sardo, sottolineando come i Circoli presenti in tutto il territorio italiano rappresentino un punto di riferimento fondamentale per mantenere vive le radici culturali e rafforzare il legame con la Sardegna, anche attraverso lo sport.

La Dinamo continua a svolgere con orgoglio il suo ruolo di riferimento per la comunità sarda nel mondo: un collante sociale che rafforza il legame tra chi vive sull’Isola e chi ha dovuto lasciarla, portando sempre con sé un forte senso d’appartenenza.

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