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di BARBARA REGINA
Parte finalmente un progetto fortemente voluto: un corso di sardo ricco di contenuti preziosi ma adatto a tutti, neofiti e sardofoni. Un’occasione che capita veramente di rado: imparare il sardo in modo corretto e con metodo, perché il sardo, come capita con tutte le lingue, si può anche imparare! A volte neanche chi nasce e cresce in Sardegna ha la fortuna di approfondire la sua lingua, studiare la radice di parole e suoni che sente o usa regolarmente, perché, anche quando avviene la trasmissione del sardo, tutto è lasciato ad una tradizione orale familiare. Con questo corso invece possiamo avere una consapevolezza vera e raggiungere una padronanza non comune di questa preziosa eredità.
Ed è anche pensato come apertura a chi sardo non è, ma desidera conoscere più profondamente la Sardegna. Sociolinguistica, perché il sardo è una lingua; fonologia del sardo; l’accordo, il plurale, il sistema verbale; regole ortografiche; e anche l’analisi di testi scritti (racconti e poesie) sono alcuni, ma non tutti gli argomenti che toccheremo sotto la guida del Professor Simone Pisano, docente di Linguistica e Glottologia all’Università di Siena, esperto di lingue minoritarie e sardo doc. Le lezioni si svolgeranno in diretta internet il martedì sera, a partire dall’11 marzo, dopo cena, orario tranquillo in cui tutti più o meno abbiamo già svolto gli impegni del giorno e possiamo dedicare del tempo a noi.
Per accedere a questa opportunità non servirà pagare costose lezioni in luoghi lontani. Il corso infatti è on-line e GRATUITO per tutti i soci dell’Associazione Aps. Grazia Deledda di Ciampino. Per chi non è ancora socio sarà sufficiente fare la tessera entro il 25 febbraio, contattando l’Associazione al numero 06 796 0445, via email all’indirizzo info@graziadeleddaciampino.it, o recandosi a Ciampino, in Via dei Laghi 11 Nella pagina Facebook Associazione Culturale Grazia Deledda APS Ciampino trovate i giorni utili.
La tessera dà diritto a tutti gli eventi per i soci, oltre alla possibilità di avere una tariffa molto agevolata per i biglietti del traghetto per la Sardegna (spesso più agevolata di quella dei nativi non soci), ed ha un costo di 15 euro per il primo membro della famiglia che si tessera e di 5 per gli altri che lo seguono e si vogliono tesserare. Ricordiamo che parlare il sardo oggi è partecipare ad una battaglia combattuta e vinta: con la Nazionale Italiana (che ha dovuto riconoscerne legislativamente lo status di lingua e non di dialetto) e con il progresso che ha cercato, specie negli anni della ricostruzione, di instillare un senso di inferiorità a chi perpetuava la tradizione linguistica sarda.
Perciò è importante non lasciarsi scappare questo corso. La lingua è il primo patrimonio e credito di una comunità, di un popolo e di una terra. Ne accresce e ne immortala l’identità, la cultura, la storia e persino, consentitemi, persino l’anima. La scienza ritiene che la capacità di realizzare pensieri complessi è proporzionale al numero di parole che si conosce. Il sardo contiene moltissime locuzioni particolari e, nell’uso antico e degli anziani, una sottigliezza e un’abitudine ad esprimersi per evocazioni d’immagini che costringono a cogliere affinità non esplicite.
Non trovate sia una ricchezza enorme? Eppure, a volte oggi ci si accontenta di conoscere poche formule, un uso quotidiano poco pensato, rinunciando ad una profondità di pensiero che è quella, ad esempio, delle poesie estemporanee, del pensiero politico-sociale isolano e persino delle particolarissime maledizioni in sardo. Riscoprire, approfondire, studiare la base e le regole di questa meravigliosa lingua, è quindi un grande dono. Non privatevene.