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di DANIELA PABA
L’impegno a predisporre una unità di progetto alle Pari Opportunità sotto la direzione della stessa Presidente, con la proposta eventuale per l’istituzione di un assessorato dedicato; l’impegno a rimettere mano alla legge elettorale per individuare meccanismi di rafforzamento della doppia preferenza di genere, che da sola non si è rivelata sufficiente a garantire un aumento apprezzabile di consigliere regionali; un piano di riordino degli interventi a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile; interventi programmati per la salute delle donne e infine l’attivazione della rete regionale antiviolenza: sono questi gli argomenti trattati assieme alla Presidente Alessandra Todde da parte di Coordinamento3, in un incontro a cui hanno preso parte la presidente Carmìna Conte con Pupa Tarantini, presidente onoraria, e Vittorina Baire, componente Direttivo.
Si tratta dei punti fondamentali della Carta di impegni per la Parità, sottoscritta nel 2019 da tutti i candidati alla presidenza della Regione e rimasti fondamentalmente irrisolti e più che mai cogenti, per questo Carmìna Conte ha sottolineato la necessità di intervenire al più presto, in quanto si assiste a un peggioramento di dati quali la diminuzione del numero delle consigliere regionali da 11 a 10, il calo del 3% della presenza delle donne nella dirigenza della PA o dati negativi come i livelli riferiti allo screening del tumore al seno, fra i più bassi d’Italia e le difficoltà di accesso alle cure oncologiche. Per questo Coordinamento3 chiede la riorganizzazione dei servizi di screening e prevenzione con l’eliminazione dei limiti di età.
Nello specifico, come riferisce Conte “La presidente ha ribadito che alcune delle richieste sono state già prese in considerazione e, in parte attuate dalla Giunta. La presidente Todde considera di poter valutare assieme all’Ufficio legislativo le proposte avanzate dai costituzionalisti Andrea Deffenu e Carla Bassu, con Coordinamento3 sulla riforma della legge elettorale con norme di rafforzamento della doppia preferenza di genere”.
La delegazione di Coordinamento3 ha sottolineato il dato gravissimo dell’aumento dei femminicidi in Sardegna: nel 2024 sono stati 7 i casi di femminicidio, più che triplicati rispetto al 2023. Per questo ha sollecitato un piano di prevenzione con corsi di formazione per docenti e programmi specifici nelle scuole di ogni ordine e grado per l’educazione al rispetto di genere fin dalle scuole materne. A tale proposito, la presidente ha comunicato che si stanno concludendo le interlocuzioni affinché anche in Sardegna il Protocollo per la Rete regionale antiviolenza (legge regionale 8 del 7 agosto 2007) possa contare anche sulle firme delle Prefetture e delle Questure dell’isola.
Sulle questioni della salute e della prevenzione, nello specifico, l’associazione chiede l’attivazione a tutti gli effetti delle breast unit. La presidente Todde e la Giunta su questo punto sono già al lavoro. Infatti, proprio durante la seduta di Giunta regionale di ieri, è stata approvata la delibera per l’istituzione di Senologia all’ospedale San Francesco di Nuoro. Intervento propedeutico alla costituzione di una breast unit, che permetta la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo follow up in un’unica struttura.
Inoltre, Coordinamento3 chiede il funzionamento effettivo dei 63 consultori familiari con tutte le funzioni previste in legge; l’eliminazione del limite di età per lo screening e la sua riorganizzazione nel territorio. Anche per questo tema la Giunta regionale si è già attivata: il 24 gennaio ha deliberato l’acquisto di due camper per effettuare uno screening itinerante e quindi garantire il servizio di prevenzione sanitaria nelle zone più remote e inaccessibili dell’isola.