segnalazione di MANUELA ENNAS
Si è concluso nei giorni scorsi il laboratorio sperimentale di stimolazione cognitiva con un corso di scacchi “semplificati” in lingua sarda, inserito tra le attività culturali del progetto “Coru, Sentidu e Ammentu” della ASL del Medio Campidano, finanziato attraverso il bando TuLis dalla Regione Autonoma della Sardegna, conformemente alle Legge 482/99 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche e storiche” e alla Legge Regionale 22/2018 “Disciplina della Politica Linguistica Regionale” che tutelano e valorizzano le lingue minoritarie in Sardegna, promuovendone l’uso in ogni ambito della vita pubblica.
Gli scacchi sono molto più di un semplice gioco: sono uno strumento straordinario per stimolare la mente e sviluppare abilità cognitive fondamentali. Oltre che utilizzati in ambito nazionale e internazionale a scopo educativo, hanno molteplici funzioni nella vita quotidiana, favorendo l’intrattenimento, la socializzazione, lo sviluppo delle capacità mentali, la crescita personale e la promozione di valori culturali e tradizionali. Ma gli scacchi hanno una valenza anche in campo riabilitativo. Diversi studi scientifici hanno valutato il beneficio della pratica degli scacchi per contrastare le malattie neurodegenerative in quanto il gioco si presta ad essere strumento eccellente di riabilitazione cognitiva. La letteratura in merito suggerisce che l’esercizio mentale derivante dagli scacchi non solo può essere positivo, ma anche utilizzabile in tutta la popolazione per prevenire i danni cognitivi fisiologicamente determinati dall’età anziana.
Non è quindi un caso che gli scacchi siano entrati in ospedale con un corso rivolto prevalentemente agli utenti del servizio di Neurologia, svoltosi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre sotto la guida della Neuropsicologa Maria Lucia Cogoni, che durante l’annualità ha curato un’attività di valutazione neuropsicologica in lingua sarda in un contesto di implementazione del PRI (Progetto riabilitativo individuale). La parte in lingua sarda è stata curata dall’operatore per le attività culturali del progetto Gianni Farci, con la consulenza di Manuela Ennas, operatrice dello Sportello Linguistico e istruttrice della Federazione Italiana di scacchi. Il laboratorio è stato esteso a familiari e amici degli utenti diretti ed è diventato un momento di condivisione comunitario, con sessioni di gioco aperte a tutti e attività artistiche sempre a tema scacchistico curate insieme all’Associazione Culturale Skizzo.
Per agevolare il percorso, durante il laboratorio è stato realizzato un libretto bilingue con le regole del gioco, che vuole sottolineare l’importanza di utilizzare la lingua madre in questo processo cognitivo. La lingua è lo strumento principale attraverso il quale esprimiamo e organizziamo i nostri pensieri, e il suo utilizzo corretto è essenziale per ottimizzare le capacità cognitive. Dunque il gioco degli scacchi, praticato nella propria lingua madre, può aiutare a migliorare la comprensione, la comunicazione e la capacità di ragionamento, stimolando un pensiero logico e strutturato.
Infatti, parlare e pensare nella propria lingua madre rafforza le connessioni neurologiche e facilita l’elaborazione delle informazioni, favorendo una maggiore efficacia nell’apprendimento e nella risoluzione di compiti complessi, come quelli richiesti dal gioco degli scacchi. I giovani, ma anche gli adulti che giocano a scacchi in modo regolare, sviluppano non solo capacità di concentrazione e problem solving, ma anche un vocabolario arricchito e una maggiore consapevolezza linguistica.
Attraverso questo libretto, che sarà fruibile più avanti sul sito internet, scoprirete come gli scacchi possano essere uno strumento educativo potente, che stimola la mente e valorizza la lingua madre come chiave di accesso a un apprendimento profondo e duraturo. Che si tratti di un bambino che impara a pensare con chiarezza, di un adulto che sviluppa nuove strategie mentali o di un anziano che mantiene viva la mente, gli scacchi offrono un’infinità di benefici cognitivi che non devono essere sottovalutati.