CAGLIARI, IL CAPOLAVORO DI NICOLA: GRANDE VITTORIA DEI ROSSOBLU CON IL LECCE (4-1), ORA LA CLASSIFICA SORRIDE DI PIU’

l’allenatore Davide Nicola

Il Cagliari non vinceva in Serie A, con almeno tre reti di scarto, dal 2019. Era il novembre di quella triste annata, poi interrotta dal COVID. Questo fa capire l’entità dell’impresa. Contro una diretta concorrente guidata da un ex come Marco Giampaolo che in Sardegna ha lasciato buoni ricordi. Cinque anni caratterizzati da innumerevoli e tiratissime partite, che hanno portato il Cagliari a pressare fino all’ ultimo secondo del recupero. Per vincere, ovviamente. Ed anche la sfida con il Lecce non è stata semplice.  I salentini sono stati schierati bene in campo dal ricordato Giampaolo. E sono stati in grado, da subito, di mettere in difficoltà i padroni di casa, riuscendo perfino a passare in vantaggio con Pierotti.  Mettendo tanta paura al pubblico della “Domus”. La seconda frazione di gioco inizia sulla stessa falsariga della prima. Purtroppo per il Cagliari. Con il Lecce sempre in controllo del match. Ed i locali ancora intimoriti e scossi. Scossa che, però, avviene con il triplice cambio decisivo, e da tempo pensato, da Nicola. Che, peraltro, ha realizzato il suo capolavoro. Dentro Marin, Deiola e Gaetano per Makoumbou, Adopo e Viola. Ed il match ha cambiato volto. Letteralmente. Bellissima l’azione del pareggio innescata proprio dai tre subentranti.  Con Gaetano pronto a realizzare la sua prima rete stagionale. A questo punto lo stadio ci crede. Ed anche i giocatori. Dall’angolo di Marin, poi, il colpo di schiena di Luperto per l’altra “prima”, la sua rete con il Cagliari. Poi vi è stata l’espulsione di Rebic per il Lecce. Fatto che, sostanzialmente, chiude la gara. Seguono le reti di Zortea (quinta per lui e terza consecutiva quest’ anno) ed Obert, ennesima, personale, “prima” tra i professionisti. Reti che “chiudono il conto” e fanno fare al Cagliari un bel salto in classifica. Dal diciottesimo al tredicesimo posto. Mettendosi dietro, d’un colpo, Empoli, Parma, Lecce, Como e Verona. Ed un 2025 che vede i rossoblù ancora imbattuti. Per capire, poi, le ragioni di questa vittoria, è importante ricorrere ad un’immagine. Quella di Deiola immerso in un lungo abbraccio con Gaetano. Molto significativo.  Eppure la rete iniziale ospite di Pierotti sembrava avesse delineato un’altra partita. Poi, però, è arrivata la svolta con il ricordato “capolavoro” di Nicola. Meditato, annunciato, voluto. I tre cambi. Dentro Marin, Deiola e Gaetano per Makoumbou, Adopo e Viola. E’ cambiato, sostanzialmente, il “ponte di comando” della squadra. Ed è iniziata un’altra partita. Per il Cagliari. A questo vi è da aggiungere la straordinaria qualità cristallina di uno come Gaetano. La virata fatta in mezzo all’ area di rigore leccese è solo un esempio delle sue grandissime doti. I subentrati, poi, altro dato da evidenziare, lo han fatto mentre il Lecce era in vantaggio. I fatti, poi, raccontano e dimostrano come vi sia stata una “fiammata” di qualità e di praticità del Cagliari nel riprendersi la partita. I tre ingressi hanno cambiato il volto del match concretamente. Deiola e Marin sono stati, per esempio, quelli che hanno “indirizzato” le azioni offensive sulle linee centrali. Sull’ asse verticale Deiola- Gaetano, con colpo di tacco del primo, è maturata la rete del secondo che ha sancito il pareggio sardo. Senza, peraltro, nulla togliere all’ importanza della precedente coppia Makoumbou – Adopo. Nicola, però, è stato capace di leggere come il loro cambio si sia reso necessario durante la partita. Ed ha azzeccato la scelta. I fatti gli hanno dato ragione.
 
 

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4 commenti

  1. Salvatore Gentile

    Bravissimi tutti. Adesso Calma e sangue freddo. Guardare avanti e non dietro. Sempre con la massima umiltà.

  2. Massimo Montisci

    Bisogna dargli atto che non ha aspettato agli ultimi 10 minuti a fare le sostituzioni

  3. Grande allenatore anche quando perde fa grandi prestazioni

  4. Pierina Guaiana

    Capolavoro di chi è entrato in campo

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