L’APPREZZATO LAVORO DELLA SASSARESE MARIA ROSARIA MARINELLI, LA PRIMA DONNA MAGISTRATO IN SARDEGNA

Maria Rosaria Marinelli

Per la prima volta una donna magistrato in Sardegna, esattamente a Cagliari. Lei è Maria Rosaria Marinelli di Sassari.
L’ingresso delle donne in magistratura in Italia risale al 1963, quando entrò in vigore la legge n. 66 che afferma il diritto delle donne ad accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie senza limitazioni concernenti le mansioni o i percorsi di carriera.
Questo importante passo dell’emancipazione femminile avviene grazie alla battaglia di un’altra donna sarda Maria Giulia Cocco, originaria di Domusnovas, rappresentante della Sardegna per i CIF (Centri Italiani Femminili) poi deputata nelle file della Democrazia Cristiana.
Durante il suo mandato, nel 1961, Maria Cocco presenterà emendamento che permetterà alle donne di cominciare ad entrare nelle aule dei tribunali nei ruoli di cancelliere e segretarie giudiziarie: l’emendamento viene infatti approvato, e la strada alla magistratura è aperta.
Successivamente sempre Maria Cocco proporrà l’abrogazione della legge del 28 novembre del 1962, secondo cui le donne sono ammesse “a pari titolo degli uomini” ad esercitare tutte le professioni ma ad accezione di quelle che implicavano “poteri pubblici giurisdizionali, o l’esercizio dei diritti o potestà politiche, o che attengono alla difesa militare dello Stato”.
La proposta verrà approvata alla Commissione Affari Costituzionali dopo una discussione di poco più di un’ora, e per superare il successivo scoglio al Senato la stessa Maria Cocco va personalmente ad incontrare il ministro Medici, che in Commissione aveva espresso non poche riserve. La grande donna e politica sarda si presenta all’incontro a capo di una delegazione di donne, e non usa mezzi termini: la legge passerà comunque, con o senza il suo sostegno.
Il primo concorso aperto alle candidate donne fu indetto nel maggio dello stesso anno, e risultarono idonee otto candidate su 187 (i posti messi a concorso erano 200).
E nonostante questa importante battaglia sui diritti sia stata portata avanti da una brava politica sarda, la Sardegna per vedere una donna magistrato si dovrà aspettare non pochi anni, visto che solo nel 1971 Maria Rosaria Marinelli sarà la prima magistrato.
Maria Rosaria Marinelli passerà tutta la sua vita a fare il Pubblico Ministero e sarà molto apprezzata per delle inchieste particolarmente dure che affrontò: dalla famigerata banda di Is Mirrionis, che insanguinò la città di Cagliari cavallo degli anni Novanta, fino al terrificante, forse irripetibile caso dei fratelli Rombi, che massacrarono ferocemente la zia e ne chiusero il corpo spezzato in una valigia semplicemente perché disturbava la loro vita lussuosa e spensierata.
Chiuderà la sua carriera dopo ben trentasei anni di servizio, lasciando così la poltrona prestigiosa di procuratore generale.

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