di Cristoforo Puddu
Gadoni, all’interno del ricco programma di festeggiamenti ed eventi culturali promossi per il 500° Anniversario della Dedicazione della Chiesa di Santa Marta, ricorda e dedica una serata di musica e poesia all’illustre letterato locale Gabriele Ortu; nell’occasione sarà presentata la pubblicazione Come foglie d’autunno -curata dal figlio Alessandro e patrocinata dal Comune di Gadoni, dalla Comunità Montana (Barbagia Mandrolisai-Gennargentu), dalla Regione Sarda e dal Parco Geominerario della Sardegna- che raccoglie un’ampia selezione di poesie, racconti ed inediti dello scrittore gadonese. La manifestazione si terrà presso il centro polifunzionale in via Umberto I°, il giorno 30 luglio alle ore 17.00, ed oltre al Coro Parrocchiale di Gadoni, promotore dell’evento, si esibiranno il Coro polifonico Boghes de Gaudiu Onu e il Gruppo Folk S. Barbara, sempre di Gadoni, e i componenti del sodalizio culturale Marcello Serra – Movimento artistico letterario “Solstitium” di Cagliari. Gabriele Ortu (1933-2008),diploma Magistrale e professionalmente M.M. “A” operante nel settore delle Trasmissioni, è stato una figura assai nota e particolarmente attiva nel panorama letterario in limba sarda e italiana. Numerosi i riconoscimenti, con affermazioni di prestigio in poesia e prosa, nei maggiori concorsi letterari isolani (Cagliari, Ozieri, Quartu S. Elena, Sinnai, Calangianus, Dolianova, Villacidro, Desulo) e nazionali (Roma, Melegnano-Mi, Torino, Vigonza-Pd). Collaboratore di associazioni e riviste letterarie, dove ha pubblicato anche interessanti studi sulle tradizioni di Gadoni e della Sardegna, è presente in molte antologie e collane con apprezzate sillogi poetiche. Dalla raccolta In Terra d’Ichnusa, pubblicata nella collana Le schegge d’oro della Montedit (Milano, 1988), citiamo alcuni significativi versi che rivelano la profondità e affascinante poetica di Gabriele Ortu: (SOLO UN SORRISO) Solo un sorriso,/ avvolto nell’anima,/ vorrei portare/ con me.// e (ETERNITA’) Questo nostro andare/ incerto/ come foglie d’autunno,/ questo nostro andare/ breve/ come volo di farfalla,/ è eterno.//.