Albino Manca
a cura di ORNELLA DEMURU
Nasce a Tertenia Albino Manca, scultore sardo noto per aver realizzato una delle statue più famose e simboliche d’America, The Diving Eagle, monumento ai caduti in mare durante la II Guerra Mondiale.
In Sardegna è poco conosciuto forse per la sua vicinanza al fascismo in età giovanile.
Tuttavia dopo il suo trasferimento negli Stati Uniti la sua figura ottiene negli anni riconoscimenti non solo dal Governo statunitense, sarà infatti l’allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy nel 1963 a battezzare la sua statua dell’aquila, ma anche da istituzioni come l’ONU, proprio nel 1965, in occasione della visita del papa Paolo VI alle Nazioni Unite, gli venne commissionata la medaglia commemorativa dell’evento.
La sua arte la si può definire forse una delle ultime propaggini del decò.
L’aquila stilizzata in bronzo che artiglia una corona d’alloro è alta 8 metri con un’apertura alare di circa 13 metri, su un basamento di granito nero e circondata da monoliti che riportano i nomi dei 4596 marines caduti.
Sin da piccolo mostrò interesse per l’arte e dopo il servizio militare si trasferì a Roma dove si diplomò all’Accademia di Belle Arti.
Iniziò quindi a farsi conoscere nell’ambiente della nobiltà romana e riuscì presto a farsi apprezzare tanto da divenire un artista apprezzato dal regime fascista.
A quel periodo risalgono alcuni ritratti di Benito Mussolini (per la maggior parte dispersi dopo la caduta del fascismo) e di alcuni membri di Casa Savoia. Anche le sculture del Palazzo della Legione dei Carabinieri di Cagliari (1932) risalgono a quel periodo in cui operò anche nella costruzione del Vittoriano.
Nel 1930, venne invitato a recarsi a New York da Giulio Gatti Casazza allora direttore della Metropolitan Opera House. Negli Stati Uniti iniziò a conoscere il mondo artistico d’oltre oceano e cominciò a lavorare in diversi settori artistici, spesso di secondo piano. Si specializzò nella rappresentazione del mondo naturalistico e degli animali in particolare. Fra questi si ricordano la Pantera ispirata al bronzo della Chimera di Arezzo. Una Gazzella e fico d’India vennero poi inseriti nel Brookgreen Garden di Georgetown nello stato della Carolina del Sud. Impegnato nella sua produzione scultorea, non ebbe modo di dedicare molto tempo alla pittura ma decise comunque di partecipare alla II Quadriennale di Roma del 1935 con il dipinto Fanciulla dormiente.
Rientrato in Italia nel 1932, decise di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti nel 1938. Questa volta le difficoltà di inserimento gli creano diversi problemi ma Manca riuscì a superarli ed iniziò a farsi apprezzare nel difficile mondo artistico newyorchese. Partecipò con sue opere ad alcune esposizioni come la New York World’s Fair (1939) e la mostra dell’Italian Line al Rockefeller Center (1940). Diversificò la sua produzione realizzando una serie di medaglie e nel 1942 ottenne la commessa per decorare l’Ufficio postale di Lyons in Georgia. Nel corso di questo lavoro ebbe modo di conoscere il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt al quale farà alcuni ritratti. Ma soltanto nel 1963 realizzerà la sua opera più importante, vincendo un concorso pubblico per la realizzazione del monumento ai caduti del mare nel corso della seconda guerra mondiale; The Diving Eagle[1] venne posta nei giardini di Battery Park a Manhattan. Si tratta di un’aquila stilizzata che artiglia una corona d’alloro. Altra sua opera importante è il Gate of Life, una grande cancellata sita al Children’s Queens Zoo (1968), costellata di animali in bronzo.
Nel 1965, in occasione della visita del papa Paolo VI alle Nazioni Unite, gli venne commissionata la medaglia commemorativa dell’evento.
Dopo la morte, avvenuta a New York nel 1976, le sue spoglie, per sua volontà, tornarono al paese natio, al quale volle fare dono di alcune sue opere ora esposte nel Museo Albino Manca di Tertenia.
Favoloso