di DARIO FRAU
Culurgiones, maloreddus alla campidanese, pane frattau, salsiccia, prosciutto, pecorino, seadas, pan’e saba, dolci tipici sardi, ma anche cannonau, vermentino, birra Ichnusa e non poteva mancare il tipico liquore di mirto. Sono questi alcuni prodotti tipici sardi che vengono presentati nel bar-ristorante “Su Talleri”. Anche il nome è appropriato alla tipicità isolana, ma inutile cercarlo nelle città, paesi o altre località della Sardegna. “Su Talleri”, infatti, è la sfida vincente che Fabio Tuveri, classe 1982, ha realizzato a Barcellona in Spagna, nella Calle de la Industria a poche centinaia di metri della Sagrada Famiglia.
Il quarantenne di Pabillonis ha portato un pezzo di Sardegna nel capoluogo della Catalogna, aprendo un bar ristorante molto apprezzato e frequentato, non solo da spagnoli, ma anche da turisti, incuriositi e desiderosi di gustare i prodotti tipici della Sardegna. Cosa ha spinto il giovane pabillonese a questa suggestiva attività, lontano dal suo paese natìo? Semplici, i motivi di questa “trasferta”, «volevo fare esperienza fuori dall’Italia, e la Spagna mi ha attirato, poiché è molto simile alla nostra Sardegna e qui ho trovato un bel lavoro che mi permette di svolgere un’attività che mi appassiona e di fare una vita soddisfacente», confida il ristoratore.
Fabio Tuveri, dopo 5 anni di scuola all’istituto Ipsia di Guspini, messo il diploma di “Meccanico termico” nel cassetto, decide di dare ascolto alle sue passioni e interessi e “fare esperienze al di fuori dell’Italia”.
Al giovane, appena diciottenne, stava stretto l’ambiente paesano con poche prospettive, soprattutto, nel settore lavorativo ed esperienziali. Il suo carattere attivo e intraprendente, insieme al dinamismo proprio dell’età, lo spingono a varcare il mare, ed osare. «Già nel periodo scolastico, durante le vacanze estive, ho lavorato nel settore della ristorazione, sono stato anche in Trentino, l’ambiente dell’arte culinaria, d’altronde, mi ha sempre affascinato e anche questa esperienza mi ha spinto verso questo settore», spiega Fabio Tuveri. Questa scelta, però’ non è stata improvvisa ed estemporanea «poiché la cucina mi ha appassionato fin da piccolo: quando mia madre era al lavoro, mi dilettavo a preparare delle torte per i miei fratelli più grandi», confida ancora Fabio.
La perseveranza e la volontà non sono mai mancate a Fabio, e neppure la spregiudicatezza nel prendere decisioni; così, diventato maggiorenne, decide di fare il grande salto a Barcellona. «L’inizio non è stato facile, ho lavorato nel settore della ristorazione e per risparmiare, vivevo in un ostello, ma ho stretto i denti e, piano piano, sono riuscito a mettermi in proprio». E così, quasi a emulare il celebre moto “Volli, sempre volli, fortissimamente volli”, del famoso scrittore e drammaturgo Vittorio Alfieri, Fabio Tuveri riesce a raggiungere il suo obiettivo e aprire un locale tutto suo, e rimarca, con orgoglio, la sua soddisfazione, «anche perché ho fatto tutto da solo, utilizzando i miei risparmi e ora abito in una casa dove, nella grande terrazza coltivo anche “un orticello», confessa il giovane imprenditore. Il suo “orticello” di città, in effetti, può essere un’ottima alternativa per chi vive nelle grandi città e quindi non ha a disposizione porzioni di terreno da coltivare. I prodotti coltivati da Fabio, quasi a ricordare anche quelli del suo paese, sono vari: dai pomodori, alle zucchine, le melanzane, le cipolle, l’aglio e non mancano, neppure, le favette di stagione, diversi tipi di verdure, oltre al basilico e prezzemolo.
Ormai Su Talleri è diventato un punto di riferimento, soprattutto per giovani, e spesso, funziona a pieno ritmo, ma la gestione comporta naturalmente tanto lavoro e sacrificio: «certi giorni lavoro dalla mattina alla sera, senza sosta, posso pranzare alle diciotto e cenare anche alle 3 del mattino: alcune volte mi capita di fare anche un pranzo al giorno, dipende del lavoro che c’è», confessa Fabio.
Collaboratori? «Purtroppo non si trovano persone che resistono a questo ritmo di lavoro… forse mi sbaglio, ma ho l’impressione che non si ha tanta voglia di lavorare e di fare sacrifici…», fa notare Fabio Tuveri.
La sua cucina è basata sulla tipicità di prodotti sardi che richiedono, alcuni, una particolare elaborazione per garantire la qualità e le caratteristiche della gastronomia isolana. «Tutta la materia prima proviene dalla Sardegna e la ordino da fornitori sardi, i piatti e le portate, inoltre, vengono preparate nel ristorante, spesso cucinati anche davanti al cliente», spiega il ristoratore. Ma la “sardità” del locale oltre il cibo, è dato anche da tanti elementi caratteristici che gli danno una particolare specificità: la sorpresa, per chi entra nel locale, è un grande murale che inequivocabilmente porta alla Sardegna: l’azzurro del mare, commensali soddisfatti, un tavolo imbandito con prodotti sardi, ciotole in terracotta tradizionale, taglieri in legno e in un piatto in ceramica decorato, che rappresenta la nostra Isola è ben visibile si nota anche il nome di Pabillonis, il paese di origine di Fabio. Ma non solo, anche le pareti del locale sono impreziosite da disegni stilizzati della tradizione sarda, tra cui non manca una bellissima pavoncella, disegnata dall’artista di Pabillonis Saida Melis che ha voluto omaggiare in questo modo su Talleri del suo compaesano.
L’apprezzamento per la cucina e tipicità de su Talleri è dimostrato, d’altronde, dall’afflusso di clienti che occupano, spesso, i 36 posti a sedere del caratteristico locale, con tavolini posti anche all’esterno. Molti anche i giovani che si recano a Su talleri per il classico aperitivo e per degustare stuzzichini con prodotti sardi, come il prosciutto, salsiccia e l’immancabile pecorino, «accompagnati dal pane carasau con un filo di olio d’oliva, ma sono molto richiesti anche i primi piatti tra i quali i più apprezzati sono is culurgiones e su pani frattau, ma anche lasagne», spiega Fabio. Ma un tocco particolare è dato anche dalle portate che vengono servite ai tavoli e al banco, su tradizionali taglieri in sughero e su quelli in legno, finemente intagliati dall’artista sangavinese Pintori.
A far visita a Su Talleri, conosciuto ormai, anche nel web, non mancano neppure i clienti sardi e anche i compaesani quando si trovano a Barcellona: «per me è una grande soddisfazione poiché restano affascinati dal posto e del servizio e ciò mi gratifica molto», fa notare Fabio, che rimarca anche la sua integrazione nel contesto/ambiente della città di Barcellona: «qui sto molto bene e mi sento come a casa, a parte la nostalgia del paese e della famiglia», confessa ancora. Ma il miracolo de Su Talleri non basta a Fabio Tuveri, infatti tra gli obiettivi per il futuro, ha idee ben precise: «Voglio migliorare sempre di più e aprire un altro locale fuori Barcellona!», dichiara il ristoratore di Pabillonis che ha costruito e trovato il successo in Spagna.