IL LIBRO “GIGI RIVA, IL CAMPIONE, L’AMICO, IL MITO” DI UMBERTO OPPUS E MARIO FADDA: ROMA E IL GREMIO DEI SARDI, RICORDANO ROMBO DI TUONO

Una serata intensa ed emozionante al Gremio per ricordare Gigi Riva. Il numeroso pubblico presente in sala Italia gli ha manifestato, come sempre, il suo enorme costante affetto e sentimento di riconoscenza

Si è iniziato con l’omaggio che il Gremio, Malgari Onnis ved. Porrino e Stefania Porrino hanno reso al Campione, con uno dei brani più belli e importanti del grande musicista, Ennio Porrino (Cagliari 1910-Roma 1959, socio co-rifondatore del nostro Circolo nel 1948: “Sonata Drammatica”, splendidamente eseguita al pianoforte dal Maestro Emanuele Frenzilli.

Subito dopo Ivan Zazzaroni, il Direttore del “Corriere dello sport” ha preso la parola per un saluto e un pensiero di amicizia personale e gratitudine per l’apporto di “Rombo di tuono” al calcio nazionale e mondiale.

Gli autori del libro presentato: “Gigi Riva, il Campione, l’Amico, Il Mito”: una bellissima raccolta di foto e di testimonianze di personaggi dello sport, del giornalismo e della cultura, Umberto Oppus e Mario Fadda e poi l’editore Carlo Delfino e ospite a sorpresa, il simpaticissimo Renato Copparoni, già portiere del Cagliari, alternati dall’ottima lettura, a cura dell’attore Alessandra Pala, delle emozionanti lettere di Roberto Baggio e Gianfranco Zola, hanno raccontato, emozionando e divertendo, la vita del Campione e del suo incredibile successo nel cuore dei sardi.

Il successo di un ragazzo lombardo che, arrivato titubante in una terra per lui lontana e sconosciuta, subito dopo se ne innamora, tanto intensamente da rinunciare a offerte d’ingaggio faraoniche da club come Juve e Inter, pur di rimanerci. Amore dai Sardi corrisposto immediatamente e per sempre. Lui si immedesima con la Sardegna e l’Isola con lui. Insieme ai suo compagni di squadra, anche loro bravissimi, ci regala, con lo scudetto del ‘70 e il secondo posto al campionato del mondo in Messico, ma dietro il Brasile di Pelè, una sorta di motivazione forte e decisiva per la nostra rivalsa morale e civile. Motivazione che ci è servita per vincere la continua sfida verso quelli di fuori “sos continentales” che poco ci consideravano a quei tempi, per via di preconcetti e pregiudizi duri a morire.

Ora le cose vanno meglio, molto molto meglio, ci stimano, ci ascoltano, ci cercano e questo anche grazie a Gigi Riva. Che viene vissuto, considerato e ricordato come se fosse sardo, come uno dei nostri, della nostra famiglia. Come Gigi Riva ha voluto essere e come noi lo abbiamo adottato. E così lo ricorderemo!

Anche io ho voluto ricordare un episodio che mi lega al Campione: la sua visita a casa mia in quel di Pisa nel 1987 portato dal comune amico giornalista Costanzo Spineo dopo una partita Pisa-Cagliari: una gioia enorme, un ricordo indelebile per me e la mia famiglia.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *