lo stadio Zoboli a Carbonia
di GIANRAIMONDO FARINA
La sfida che si gioca domenica 27 ottobre al mitico stadio Zoboli di Carbonia, ex Comunale ed ex Littorio, racconta e “trasuda” storia. Una storia che “parla”, per lo più, di quarta serie ed anche di Serie C. La mitica Serie C2 degli anni 80. Si giocherà in uno stadio dedicato ad una delle grandi bandiere della mitica Carbosarda, Carlo Zoboli. Stadio nato nel 1939. Assieme alla città. Che in Sardegna vuol dire calcio. Come anche il “Quadrivio”, d’altronde. Di quasi dieci anni più “anziano”. Stadio, lo “Zoboli”, che ha vari record, tra cui uno in particolare. Ossia, l’aver ospitato, quando si chiamava “Comunale” (ex “Littorio”),la prima partita in notturna in Sardegna. Né a Cagliari. Né a Sassari. Ma a Carbonia. Era il turno di Coppa Italia 1957-58. Carbosarda- Fiorentina. La grande Viola degli anni Cinquanta. Campione d’Italia, vicecampione d’Europa e vicecapolista delle Serie A per ben cinque anni consecutivi. Allo stadio di Carbonia si assieparono per quell’ occasione quindicimila spettatori provenienti da tutta la Sardegna. Cinquemila mila dentro lo stadio ed il doppio fuori. Un evento. La Carbosarda, unica squadra isolana della Serie C ad un solo girone nazionale, vi arrivava forte del terzo posto in campionato, e dopo aver subito un rotondo 4-0 all’ andata.
Poco male. Quella partita finì 2-4 per i gigliati. Questo il tabellino di quella gloriosa giornata, segnata ad imperitura memoria dei veri sportivi sardi. Era il 29 giugno 1958, primo turno della Coppa Italia, Girone G, quarta giornata di ritorno. Carbosarda: Fumi, Zoboli, Ravot, Braccini, Pizzi, Savigni, Bertoni, Serena, Brufoli, Musetto, Turotti. Fiorentina: Soldaini, Magnini, Orzan, Chiappella, Cervato, Scaramucci, Simoni, Montuori, Rozzoni, Segato, Moretti. Arbitro Adami di Roma. Andarono a rete Segato, due volte Rozzoni e Moretti per i viola e Turotti e Savigni per i biancoblu minerari.
Sono tante le sfide fra Carbonia e Nuorese. Soprattutto a partire dalla retrocessione della gloriosa Carbosarda, di cui il Carbonia ne erediterà di diritto il titolo sportivo, dalla Serie C nel 1959-60, alla quarta serie ed ai campionati regionali. Eppure, questa lunga storia fra Nuorese, Carbosarda prima e Carbonia poi, si “riallaccia” anche ai gloriosi campionati dei minerari in quella appena citata Serie C che stava per diventare a girone unico. Una sorta di Serie B2. Quando la Sardegna aveva due squadre nel professionismo. Il Cagliari e la Carbosarda. Squadra, quest’ ultima che, tutt’ ora, per risultati sportivi nel professionismo, è ancora la seconda squadra della Sardegna, essendo arrivata il 10 giugno 1956 a 30 minuti dalla Serie B. All’ ultima giornata. Da capolista della Serie C unica nazionale. In quel di Venezia. In un vero e proprio spareggio. Perso per 2-0. Ed addio sogni di gloria. Ma veniamo alla nostra storia ed al legame fra la Nuorese e quella Carbosarda/ Carbonia. Legata alla vicenda di un gagliardetto ricordo. Il gagliardetto, con la dicitura U.S. Nuoro (la Nuorese si chiamava prima così), appartiene alla famosissima collezione “Pennantsmuseum”, vero e proprio “museo” dei gagliardetti sportivi. Sotto l’intestazione della società sportiva, riporta una data, il 16 febbraio 1950. Data di una partita, naturalmente. Che, per vario tempo, era stata individuata erroneamente in Nuorese- Carbosarda. Ma che non fu quella. Veniamoci, però “per gradi” a svelare l’ enigma. Questa “vicenda del gagliardetto”, in realtà, indirettamente, offre un “piccolo spaccato” di quella che era la realtà calcistica sarda del periodo. Non parliamo e scriviamo, quindi, dei precedenti fra verdeazzurri e bianco blu . Perché, come anticipato, Ve ne sono stati tanti. Anche in serie C. Come quello della stagione 1984-85, che ha visto protagonista, tra l’altro, con la Nuorese, un certo Gianfranco Zola. Qua raccontiamo, invece, di un’ amichevole che è servita a disvelare un’enigma. Storia, peraltro, ripresa a suo tempo dall’ ottimo sito web “Mondo Verdeazzurro” di Luciano ed Antonello Pittalis. Per ricordare una delle tante sfide che ha avuto la Nuorese degli anni anni Cinquanta come protagonista delle amichevoli con le avversarie o del Cagliari o della Carbosarda. Ecco, quindi, disvelato il “mistero” del gagliardetto che, in prima battuta, era stato interpretato come “cimelio” di una partita che non ci fu, Nuorese- Carbosarda. E che, comunque, se ci fosse stata, sarebbe stato un evento di grande rilievo per l’epoca. Quel gagliardetto è, invece, testimonianza della partita amichevole Nuorese- Maceratese, che si giocò al Quadrivio venerdì 16 febbraio 1950. Perché quest’ amichevole? Ecco disvelato l’arcano.
Correva il campionato di Serie C 1949-50. Domenica 18 febbraio la Carbosarda avrebbe dovuto affrontare in campo neutro a Sassari (si badi bene, a Sassari) la Maceratese . È venerdì 16 febbraio e la squadra marchigiana, appena sbarcata in Sardegna ad Olbia, si recherà a Nuoro per affrontare l’ambiziosa Nuorese, allora militante nella prima divisione regionale, con l’ intento di salire in quarta serie. La Carbosarda, prossima avversaria dei marchigiani, era allora la seconda squadra di calcio più importante della Sardegna. La partita di domenica 18 febbraio 1950 corrispondeva alla 25 giornata di campionato. Non si giocò a Carbonia. Ma a Sassari. All’ Acquedotto. Anche questo dato, forse irrilevante per il tifoso medio, non lo è per lo storico. È indicativo, infatti, di quali fossero le “gerarchie sportive” allora vigenti in Sardegna. La Nuorese, come precisato, quel campionato, militava nella prima divisione sarda (l’equivalente dell’ odierna Eccellenza per intenderci). E vi militava con Torres, Argentiera, Ilva, Thiesi, Tempio, Nettuno Alghero e Calangianus. Il presidente era Salvatore Marletta. Quella squadra, che all’ epoca giocava in completo rossoblù aveva i seguenti calciatori: Uneddu, Mele (il famoso “Zomeddu” scopritore di Zola), Goddi, Bartolozzi, Pintori, Bombagi, Tocca, Guido, Ganga, Fois ,Sanna, Papi, Pala. E la squadra, appunto, si chiamava U. S. Nuoro. Partita amichevole fra Nuorese e Maceratese “suggellata” dal famoso gagliardetto. La Nuorese si classificherà al sesto posto in un campionato vinto dalla Torres, che salirà in quarta serie. La partita Carbosarda- Maceratese del 18 febbraio 1950 si concluderà con la vittoria marchigiana a Sassari, di misura, 0-1. La Carbosarda, dal canto suo, si classificherà al decimo posto in quella Serie C a quattro gironi, dietro al Cagliari, sesto, ed alla Maceratese, quinta. Carbonia – Nuorese è anche questo. No solo la realtà di oggi. Ma tanta storia. E tanti aneddoti. Anche indiretti. Il cui racconto ci porta sempre ad un profumo di “polvere” di stelle.