di MATTIA LILLIU
Se n’è andato in punta di piedi, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità sarda e cremonese Sisinio Locci. Nato a Santa Teresa di Gallura e da sempre legato alla sua terra d’origine, ha scelto Cremona come sua seconda casa, donando alla città lombarda un pezzo del suo cuore sardo.
Maresciallo presso l’11° Reggimento artiglieria da campagna, uno dei suoi più grandi orgogli fu la fondazione del circolo culturale “Sa Domu Sarda”, un luogo di incontro per tutti coloro che desideravano mantenere vive le tradizioni e la cultura della Sardegna. Grazie al suo impegno, Cremona si arricchì di eventi, sagre e iniziative che hanno permesso a molti di conoscere e apprezzare le bellezze della sua terra d’origine.
Bastianino Mossa, presidente della Federazione Associazioni Sarde in Italia, dichiara che «la scomparsa di Sisinio Locci rappresenta una grande perdita non solo per la comunità di Cremona, ma per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo. La sua passione per la cultura sarda e il suo impegno nel promuovere le nostre tradizioni rimarranno sempre nel nostro cuore. Sisinio è stato un faro di luce per molti, e la sua eredità vivrà attraverso le azioni di coloro che ha ispirato».
Antonio Milia, attuale presidente dell’associazione Sa Domu Sarda, racconta che «Sisinio fin dalla costituzione si è dato da fare con grande impegno ed entusiasmo per promuovere a Cremona la nostra terra e la nostra cultura, rilanciando in occasione di eventi e iniziative I nostri prodotti; mancherà a tutti questa figura di conterraneo innamorato dei valori e delle tradizioni sarde».
La figlia Graziella, attuale sindaco del comune di Castelnuovo del Zappa ricorda che «mio padre ha vissuto l’intera vita a Cremona dedicandosi interamente al lavoro ed alla famiglia. Ha sempre vissuto con serietà ed altruismo rinunciando al prestigio che la carriera militare gli avrebbe potuto offrire. Con la Sardegna sempre nel cuore si è perfettamente integrato nella nostra città, tanto è che quando gli è stato offerto un trasferimento lavorativo nella sua terra, razionalmente ha scelto di restare a Cremona».
Sentite condoglianze alla famiglia dell’amico gallurese Sisinio Locci.
No li peset foza ‘e rosa