STORIA E INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL BUGNO” AD OTTANA: PROTEGGERE LE API PER SALVARE IL PIANETA

Dario Mura

. “Il Bugno”, Associazione Culturale senza fini di lucro, costituita ad Ottana nel marzo 2022, oggi conta circa 250 soci provenienti da tutta l’isola.  

Il Presidente è Dario Mura, 54 anni di Sorradile, diploma di Perito Agrario, arruolato nella Polizia Penitenziaria fa parte del reparto a cavallo controllo territorio presso la Casa Reclusione di Mamone.

Presidente, qual è l’obiettivo principale dell’Associazione? “Sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza delle api, prime sentinelle in natura della salute dell’ambiente, ma soprattutto far capire a chi ci governa che il benessere dell’umanità dipende da loro, garanti della biodiversità e alla base della catena alimentare. Grazie a loro vengono impollinati il 90% delle piante selvatiche e il 75% delle piante coltivate dall’uomo.Proteggere le api significa salvaguardare il pianeta terra che l’uomo sta distruggendo con monocolture intensive, fabbriche inquinanti, colture ibride, utilizzo di insetticidi, erbicidi e tanto altro”.

Com’è nata questa sua passione? “E’ stato mio nonno Giovanni a trasmettermi questa passione, fin da piccolo mi portava in vigna dove allevava le api nei bugni in sughero. E’ stato l’amore per i boschi e la natura a spingermi ad intraprendere gli studi in Agraria”.

Perché “Il Bugno”? “Dall’antico bugno (moju), contenitore in sughero che gli antenati sapevano realizzare nel nostro territorio ricco di sugherete e ancora oggi utilizzato”.

Su che cosa vertono i progetti? “Tutti i nostri progetti comprendono la presentazione di un museo itinerante realizzato con attrezzature private antiche e moderne che documentano l’evoluzione tecnica dell’Apicultura che noi portiamo nelle scuole, nelle sagre e nelle Cortes. Coloro che vogliono ammirarlo, conoscere a fondo il mondo delle api e la loro storia possono visitare le Cortes a Ottana il 26-27 ottobre 2024.Attiviamo anche Corsi per nuovi apicoltori offrendo un pacchetto di circa dieci ore di lezione”.

Quali in itinere? “A maggio abbiamo tenuto un corso di apicoltura per 10 detenuti di Mamone di 7-8 lezioni teoriche e pratiche, essendo così grande l’entusiasmo dei corsisti e poiché io lavoravo a Mamone, con la Rieducativa e la Direzione abbiamo deciso di farlo proseguire ad oltranza durante tutto l’arco dell’anno. Alla fine ad ognuno di loro verrà rilasciato un attestato di partecipazione con relativa valutazione. Siamo partiti con la sola disponibilità di dieci famiglie di api ma, se le cose vanno per il meglio, si potrà avviare a tutti gli effetti una piccola Azienda con un numero maggiore famiglie.Inoltre, il 20 maggio di ogni anno, per la giornata mondiale delle api, organizziamo una mega festa con le scuole di Ottana in quanto sede della Associazione”.

Progetti futuri? “Pensiamo di realizzare un percorso naturalistico all’insegna delle piante d’interesse apistico, sia coltivate che selvatiche e una casetta di apiterapia collegata agli alveari tramite una maschera aerosol per respirare profumi e aromi di miele, polline, pappa reale, propoli, cera. Un modo innovativo e curativo naturale di prevenire e trattare alcuni disturbi delle vie respiratorie. Respirare l’aria dell’alveare ricca di oli essenziali e di resine ha un’azione balsamica-disinfettante, con una ricaduta estremamente positiva sulle condizioni psicofisiche delle persone. Ottima per bronchiti, asma, infezioni, mal di testa, stress e depressione. L’apiterapia per inalazione verrà praticata nel periodo primavera-estate in quanto le temperature calde agevolano l’evaporazione di aromi e profumi.”

Il Bugno collabora attivamente col Rotary di Macomer mediante progetti condivisi sulle tematiche legate al mondo delle api presentati in varie scuole della Sardegna e col Rotary di Nuoro che insieme all’Agenzia Forestas ha realizzato il progetto didattico educativo “Api e Ambiente” presentato lo scorso aprile presso l’istituto Comprensivo N 2 Pietro Borrotzu e la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Grazia Deledda.

“Rispettare le api – chiosa il Presidente -, significa ampliare il prodotto che in Sardegna è presente spesso solo a livello hobbistico nonostante il nostro territorio vanti un ambiente naturale ricco di essenze tipiche quali il corbezzolo, l’asfodelo e il cardo che lo rendono unico”.

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Un commento

  1. saluti grandi alla mia bella SARDEGNA

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