NAVIGANTES 2024, LA NAVE DELL’IDENTITA’ DALLA SARDEGNA ALLA CORSICA: A BONIFACIO, INVASIONE DI SUONI, MUSICHE, CANTI E COSTUMI

Una “invasione” pacifica di suoni, musiche, balli e costumi. Il centro storico di Bonifacio, nella Corsica del sud, ha accolto circa 350 sardi, protagonisti della seconda edizione di “Navigantes” – La nave dell’identità, l’iniziativa della Fondazione Maria Carta che ha portato nell’isola gemella una carovana di identità culturale. Un’occasione per consolidare i rapporti di amicizia e fratellanza tra due popoli vicini non solo geograficamente.

Promosso per la prima volta lo scorso anno (sempre nella prima domenica di ottobre) con una riuscita tappa d’esordio a Barcellona, il progetto Navigantes 2024 è partito dal porto di Santa Teresa Gallura a bordo della motonave Ichnusa. La delegazione comprendeva gruppi di diversi comuni sardi, in particolare della Gallura. La sfilata con i costumi colorati, i suoni, i canti tradizionali (a tenore e a tasgia), le maschere dei Mamuthones e Issohadores della Pro loco di Mamoiada, i suoni delle launeddas e le armonie degli organetti diatonici. Le strade del centro storico di Bonifacio sono state così animate seguendo un percorso ad anello, tra gli applausi dei tanti turisti che affollavano le strette e ripide vie dell’antico borgo. Una mattinata aperta dall’incontro con le istituzioni corse e le esecuzioni, applauditissime, dei canti delle due isole nella chiesa di San Domenico, con i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu e l’Ave Maria (Deus ti salvet Maria) in sardo cantata da Maria Giovanna Cherchi, mentre il gruppo Canti d’Aiacciu ha proposto Diu vi salvi Regina. Molto apprezzati i suoni delle launeddas e degli organetti diatonici.

«Abbiamo replicato a Bonifacio il clima di festa dello scorso anno a Barcellona. Dalla Corsica arriva un esempio forte di promozione e salvaguardia di una terra dall’alto valore culturale e identitario – spiega Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta –. Qui troviamo la nostra Europa, vicina appena 40 minuti di traghetto. Dobbiamo allora impegnarci perché le nostre isole siano protagoniste, diventino le isole dell’Europa, dando anche un messaggio ai nostri giovani che prendano consapevolezza di chi hanno vicino. Oggi stiamo accendendo un faro, che spero costituisca l’inizio di una collaborazione non culturale e linguistica. Navigantes, del resto, vuole essere una originale forma di promozione attraverso la rappresentazione delle più alte espressioni culturali e identitarie di due isole gemelle». In passato i sardi attraversavano il mare alla ricerca di un lavoro. «Hanno viaggiato, ma continuano a farlo ancora oggi, i nostri emigrati, che per scelta di nuove opportunità affrontano esperienze fuori dalla loro terra. Come ho già detto in altre occasioni, con Navigantes viaggiano invece i segni e gli elementi più caratterizzanti dei valori della cultura, delle tradizioni, della specificità della gente di Sardegna e in particolare quelli della Gallura».

La delegazione sarda comprendeva diversi rappresentanti dei comuni sardi, in particolare della Gallura, sindaci e assessori di Tempio Pausania, Telti, Badesi, Palau, Trinità e Vignola, Monti, più Siligo, luogo di origine di Maria Carta, accolti dal primo cittadino di Bonifacio, Jean-Charles Orsucci. «Oggi la Sardegna è qua. Mia nonna è nata a Santa Teresa di Gallura, tanti sardi vivono in Corsica e, viceversa, tanti corsi sono andati in Sardegna. Condividiamo la stessa cultura e abbiamo anche la medesima maniera di essere francesi, italiani ed europei». Lavorare allora per una regione europea corso-sarda. «C’è tanto da fare insieme, partendo dalla cultura e poi sviluppando l’economia, perché le Bocche di Bonifacio – ha detto Orsucci – sono della Sardegna e della Corsica. Dobbiamo migliorare il collegamento marittimo, quello attuale non è all’altezza».

Il primo cittadino di Tempio, Giannetto Addis, ha preso la parola a nome degli amministratori sardi presenti, riconoscendo alla Fondazione Maria Carta la piena riuscita anche della seconda edizione di Navigantes. Sono inoltre intervenuti, tra gli altri, il deputato Paul-André Colombani, il sindaco di Porto Vecchio Jean-Christophe Angelini e Fabien Landron, in rappresentanza dell’Università di Corte. Ha coordinato l’incontro istituzionale Alain Di Meglio, assessore alla Cultura del Comune di Bonifacio.

La sera il rientro della delegazione sarda a Santa Teresa con la stessa nave del mattino.

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