IL RAPPORTO DELL’ARTISTA TEDESCA CON LA SARDEGNA NELLA TESI DI LAURA DI PATRIZIA LEDDA: SINISCOLA VISTA CON GLI OCCHI DI ELFIE PERTRAMER

Artista poliedrica, regista, cantante, cabarettista e presentatrice, Elfie Pertramer nata a Monaco di Baviera nel 1924, pervasa da una tormentata insoddisfazione esistenziale, nel dopo guerra si dedica a reportage e viaggi alla ricerca di un suo equilibrio interiore.

Sbarcata a Golfo Aranci fine anni sessanta, il suo nome entra, a pieno titolo, a far parte della letteratura dei viaggi in Sardegna nel novecento.

Alcuni anni dopo ritorna nell’isola e a Siniscola s’imbatte casualmente con Francesco Deiana (1940-2007), artista di talento e membro dell’omonima famiglia di abili ceramisti. Con lui, grazie ad un rapporto sentimentale durato molti anni, ritrova la serenità attraverso un percorso di maturazione spirituale.

Nel 2023 la studiosa Patrizia Ledda ci ripropone la figura di quest’artista, a noi pressoché sconosciuta, nella tesi di laurea “Elfie Pertramer in Sardegna” discussa in tedesco e italiano. Con frequenti accostamenti letterari di grande spessore, Jungen, Fritsche e Niheans, ripercorre il viaggio di questa donna che vive in strettissimo rapporto di simbiosi con l’isola custode di arcane potenze e terra in cui il passato vive nell’attività artigianale più antica del mondo. L’argilla, materia informe, si trasforma in brocche, metafora del grembo materno, acquistando valore sineddotico che abbraccia i quattro elementi fondamentali: terra, acqua, aria e fuoco la cui sacralità è fonte d’introspezione e forza purificatrice.

Se Francesco Deiana è per lei uno stimolo artistico, la Natura è una madre amorevole, luogo di rigenerazione e di meditazione che la proietta nel sovrannaturale. L’isola è l’infanzia perduta che ancora la insegue e la terra, rivelatrice di forze superiori, è l’unico rifugio. Grazie al rapporto ossimorico del silenzio–parlante riesce a cogliere la percezione di una presenza divina mentre il lento scorrere del tempo è scandito dall’alternarsi delle stagioni e non dall’azione dell’uomo.

La figura di Manneddu (Domenico), il centenario siniscolese tziu Janeddu, patriarca della famiglia Deiana, custode di storie e segreti millenari, esercita su di lei un enorme fascino, l’accompagna per lunghi tratti nel suo viaggio spirituale sospesa tra l’immanente e il trascendente.

Nel testo un ritratto antropologico ed etnografico della società sarda degli anni 70. La presenza umana si identifica con la famiglia patriarcale, regolata da un codice millenario con ruoli suddivisi per sesso e per età, dove il genere femminile, anello più debole, subisce con dignità, l’amicizia è sacra e la purezza della donna è un valore da tutelare.

Il turismo balneare si afferma nelle coste e il benessere che contrasta con la povertà delle zone interne è prodromico della fine dell’idillio col mondo magico. Sfruttamento, incuria ambientale e incendi deturpano il paesaggio, mentre la massiccia presenza militare trasforma l’isola in un demanio.

“Il percorso umano e letterario di Elfie deve essere ancora completato – sostiene Ledda -, perché non si può avere accesso a tutto il suo archivio da lei donato alla Fondazione Monacensia, in quanto non catalogato”.

La Pertramer prosegue il suo viaggio in India e in Tibet prima di fare ritorno a Monaco dove mette a frutto le sue esperienze con documentari e reportage. Vive gli ultimi anni in completa solitudine immersa nelle preghiere per aver ritrovato nella fede la sola ragione di vita. Muore il 16 novembre 2011 nella sua città natale.

Lascia 2 libri non ancora tradotti in italiano che ricostruiscono il suo vissuto nella nostra isola: “Dio e il mondo” eDie magische insel “(L’isola magica) in gran parte dedicato ai viaggi con Francesco Deiana. Quattro docufilm: La grande famiglia Deiana e sulle Baronie, Lula, Orgosolo, Sarule, Ollolai e Nuoro; sulle misteriose capacità curative della Sardegna; sull’anima dei sardi e su Eleonora d’Arborea. Ma anche diari, poesie, racconti, canzoni e foto.  

Nel centenario della sua nascita, la studiosa sarda l’ha voluta ricordare il 27 luglio nello spazio CEAS di Santa Lucia durante un incontro sulle baronie promosso dal centro studi Luigi Oggianu dove si è parlato soprattutto di Siniscola vista con gli occhi della Pertramer.

Patrizia Ledda, laurea in Lingue e in Scienze politiche, ha al suo attivo alcune pubblicazioni. Lavora al comune di Sennariolo, vive a Santa Caterina di Cuglieri.

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