GIOVANI RIME, SUONI SARDI: INTERVISTA AL RAP CAGLIARITANO LUCA FEMMINA, IN ARTE JIM DE BANLIEUE

Cagliari, città ricca di storia e cultura, sta vivendo una rinascita anche nel panorama musicale. Sempre più giovani artisti stanno scegliendo il rap per esprimere la propria creatività e raccontare le storie della loro città. Oggi abbiamo il piacere di intervistare, Jim De Banlieue un talento emergente del rap cagliaritano che sta conquistando il pubblico con le sue rime originali e la sua energia contagiosa.

Come sei arrivato al rap e cosa ti ha spinto a scegliere questo genere musicale? Non ho scelto il rap, è stato lui a scegliere me. Un giorno, per caso, ho trovato dei dischi di Eminem a 50 Cent in un mercatino a Napoli e mi sono innamorato subito di questo genere.

Cosa significa per te essere un rapper cagliaritano? Come la tua città ha influenzato la tua musica? Essere un rapper cagliaritano significa affrontare una sfida quotidiana. In un’isola bellissima ma poco industrializzata a livello musicale, dobbiamo lottare con più determinazione per farci sentire e raggiungere un pubblico più ampio

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con le tue canzoni? Ci sono temi ricorrenti nella tua musica? La mia musica è un grido di speranza e un invito all’introspezione. Voglio che chi mi ascolta si senta meno solo, che capisca che non è l’unico a provare certe emozioni. Allo stesso tempo, voglio trasmettere un messaggio positivo, un incoraggiamento a inseguire i propri sogni con determinazione.

Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato di più e che consideri dei tuoi maestri? La mia passione per il rap è nata con Eminem, ma è cresciuta e si è evoluta nel tempo. Artisti come Club Dogo, Marracash e Achille Lauro mi hanno accompagnato in questo percorso, arricchendo il mio stile e la mia visione della musica

Come descriveresti il tuo stile musicale? Ci sono elementi che ti distinguono dagli altri rapper? La mia musica è un mix di generi e influenze. Non amo gli schemi e cerco sempre di sperimentare nuove sonorità. Allo stesso tempo, ho una grande voglia di emergere, di farmi conoscere e di rappresentare al meglio la mia città e la mia generazione. È questa combinazione di libertà creativa e ambizione che mi contraddistingue.

Qual è il tuo rapporto con il pubblico? Come interagisci con i tuoi fan? Grazie alle numerose battaglie di freestyle a cui ho partecipato, ho sviluppato un forte legame con il mio pubblico. Sono sempre disponibile per interagire con i fan, sia durante i concerti che sui social media.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai già in mente un album o un nuovo singolo? Preparatevi a un viaggio nel mio universo musicale con ‘Rione Banlieue’. Questo EP, anticipato dal singolo ‘Delinquente’, è un progetto molto personale a cui tengo particolarmente. Sono sicuro che vi sorprenderà.

Un messaggio per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del rap? Ai giovani artisti dico: siate autentici, siate voi stessi, e soprattutto, siate curiosi. Esplorate nuovi territori musicali, raccontate le vostre storie con passione e non abbiate paura di essere diversi. La musica è un dono prezioso, usatelo per esprimere voi stessi e per connettervi con gli altri.

Come vedi l’evoluzione del rap a Cagliari? La scena rap cagliaritana è in fermento. Ci sono tanti ragazzi bravissimi, pronti a esplodere. Dobbiamo sostenerci a vicenda e creare una rete che ci permetta di superare insieme gli ostacoli. La Sardegna ha un potenziale musicale enorme. Spero che le major e i grandi festival inizino a guardare con più attenzione ai talenti locali. Abbiamo bisogno di più opportunità per farci conoscere a livello nazionale e internazionale.

Quali sono le sfide che un giovane rapper cagliaritano deve affrontare? Essere un rapper a Cagliari significa affrontare una serie di sfide uniche. L’isolamento geografico, la mancanza di etichette discografiche interessate al territorio e i costi elevati per la produzione musicale rendono difficile emergere. Spesso ci troviamo a dover autofinanziarci ogni progetto, una situazione che limita le nostre possibilità. Nonostante tutto, non molliamo e continuiamo a lavorare sodo per farci sentire.

Quali sono i luoghi a Cagliari che ti ispirano di più? Sant’Elia è più di un semplice quartiere per me. È la culla della mia musica, il luogo dove ho iniziato a sognare e a scrivere le mie prime rime. Ricordo ancora le lunghe serate passate in cantina, circondato dai miei amici, a rappare sulle basi di un vecchio stereo. Quell’atmosfera, fatta di autenticità e di un’energia unica, mi ha segnato profondamente. È un’ispirazione costante, un po’ come una dipendenza. E poi ci sono tutti gli altri luoghi di Cagliari che amo: Marina Piccola, Viale Europa, il Bastione… Sono angoli di città che mi trasmettono emozioni fortissime e che mi aiutano a connettermi con le mie radici

Qual è il tuo ricordo più bello legato alla musica? La musica è la colonna sonora della mia vita. È il luogo dove mi rifugio quando ho bisogno di trovare me stesso, è l’amica che mi ascolta sempre, è l’amante che mi fa vibrare. Fare musica è come respirare, è un bisogno vitale. Attraverso le mie canzoni, cerco di trasmettere tutte le emozioni che ho dentro, le gioie, i dolori, le speranze. Spero che chi ascolta la mia musica possa sentirsi meno solo e possa trovare un po’ di sé nelle mie parole.

Qual è la canzone che hai scritto con più passione? Scrivere canzoni per mio padre è stato un modo per tenerlo vivo nel mio cuore. Ogni parola, ogni nota è un frammento dei ricordi che ho di lui. In quelle canzoni c’è tutta la mia rabbia per la sua assenza, ma anche la mia gratitudine per tutto quello che mi ha dato. E poi c’è mia madre, la roccia della mia vita. A lei ho dedicato canzoni d’amore e di riconoscenza, per ringraziarla di tutto quello che ha fatto per me. Quando le persone mi dicono che le mie canzoni le hanno emozionate, capisco che sono riuscito a trasmettere qualcosa di autentico e di universale.

Qual è il tuo sogno nel cassetto? Sogno di volare alto con le ali della mia musica, raggiungendo vette sempre più elevate e conquistando il cuore del mio pubblico.

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Un commento

  1. Luca Jim De Banlieue

    Un grazie mille a te per questa super intervista con domande troppo interessanti 💖💖💖

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