di DANIELA PIRAS
Martis, 26 – 28 settembre.
L’inaugurazione con la mostra d’arte contemporanea “Eutimia”, curata da Gloria Perra e Gavino Puggioni.
Ospiti i registi Marco Antonio Pani, Juan José Arias Gil, Irene Atzeni ed Enrico Porcheddu.
Importante gemellaggio con il Festival del Cinema di Santafè de Antioquia.
Martis (SS). Mancano pochi giorni all’appuntamento con la VII edizione di CineMartist, il festival organizzato dal Comune di Martis che ispira vecchie e nuove generazioni di registi, raccontando il territorio e fungendo da laboratorio didattico tra studenti e autori. La priorità di CineMartist è infatti quella di favorire l’incontro tra filmmaker, trasformando Martis in un grande set a cielo aperto e realizzando una residenza artistica in cui, lasciandosi ispirare dai paesi e dai paesaggi dell’Anglona, dar vita a dei cortometraggi. Il tema di quest’anno è incentrato sulla documentaristica, con un focus particolare sulle feste religiose dei Comuni di Martis, Laerru e Chiaramonti.
La rassegna si caratterizzerà per un importante gemellaggio tra CineMartist e il Festival del Cinema di Santafè de Antioquia, in Colombia. In apertura di tutte e tre le serate si potranno visionare i cortometraggi vincitori dell’ultima edizione del Concorso “La Caja de Pandora” e ci si potrà confrontare con gli autori.
Nelle serate del 26 e del 27 si proietteranno – all’interno di una sezione che si è voluta intitolare “Storie e racconti dell’isola” – le opere di due giovani documentaristi: Irene Atzeni ed Enrico Porcheddu. In programma anche una rassegna di film di Marco Antonio Pani, uno dei più importanti registi sardi, con il quale si potrà dialogare sui temi cari al festival: ricerca sul territorio e didattica del cinema.
Organizzata dal piccolo comune dell’Anglona, e sostenuta dalla Fondazione Sardegna Film Commission insieme ad altri partner, la manifestazione si concentra sul cinema, aprendosi però anche ad altre arti. Collateralmente, è stata infatti organizzata una mostra d’arte contemporanea dal titolo “Eutimia” (termine composto da eu= buono e thymos = animo).
La mostra, curata da Gloria Perra e Gavino Puggioni, allestita negli spazi del Museo Paleobotanico e visitabile dal 26 al 28 settembre dalle 18.00 fino a mezzanotte, racconta sfaccettature e contrasti emotivi che attraversano l’essere umano, alla ricerca di uno stato eutimico, di un’armonia interiore. Le opere di Sergio Areste, Giuseppe Cossu, Luisa Pistidda e Stefania Porcheddu si compensano e compenetrano a vicenda, evocando stati d’animo distinti e talvolta contrapposti utilizzando media differenti, dall’installazione al video.
IL PROGRAMMA – Si parte giovedì 26 settembre alle 18.30 con l’inaugurazione della mostra Eutimia, a cura di Gloria Perra e Gavino Puggioni, dove si potranno ammirare le opere di Sergio Areste, Giuseppe Cossu, Luisa Pistidda e Stefania Porcheddu.
A seguire, alle 21.30, verranno proiettati i cortometraggi premiati nell’ultima edizione del concorso “La Caja de Pandora” al Festival del Cinema di Santafé de Antioquia: Inhóspito di Melissa Bolaños Carabalí, vincitore del premio “Miglior Film di Animazione” e Las Maripósas di Mariana Posada, vincitore del “Premio del Pubblico”. Le autrici saranno collegate in diretta video.
Alle 22.00 spazio alla proiezione dei documentari e agli incontri con gli autori della sezione “Storie e racconti dell’isola”. Il primo corto in mostra sarà Harder times – storia di un mito di Irene Atzeni. A seguire, l’incontro con Marco Antonio Pani e il suo documentario etnografico Padenti.
Venerdì 27, alle 21.30, in programma la proiezione dei cortometraggi vincitori dell’ultima edizione del concorso “La Caja de Pandora” al Festival del Cinema di Santafé de Antioquia: We are almost there di Carlos Prias, vincitore del premio “Miglior Film di Finzione”. L’autore sarà collegato in diretta video. Alle 22.00, per la sezione dedicata alle “Storie e racconti dell’isola”, Enrico Salvatore Porcheddu presenterà il corto Manos de fainas pro s’affidu – riti del matrimonio ittirese degli anni Cinquanta. Oltre al regista, sarà presente anche il direttore artistico dell’associazione culturale Itifallico, Massimiliano Marongiu Trini, che ha prodotto il documentario. In conclusione, appuntamento con il cinema di Marco Antonio Pani. Verrà trasmesso il documentario Arturo torna dal Brasile, un’intensa ricostruzione della vita di un emigrante sardo, Arturo Usai. Sarà presente l’autore.
Sabato 28 settembre, in programma una serata dedicata al cinema e alla cultura, che si terrà a partire dalle 21.30 con la proiezione dei cortometraggi vincitori dell’ultima edizione del concorso “La Caja de Pandora”, presentato al prestigioso Festival del Cinema di Santafé de Antioquia.
Il primo cortometraggio della serata sarà Petricor di Juan José Arias Gil, vincitore del premio come “Miglior Documentario”. Sarà presente l’autore.
A seguire, alle 22.00, continueranno le esplorazioni de “Il cinema di Marco Antonio Pani”. Verrà proiettato il suo film Il barbiere della Marina. Sarà presente il regista.
Infine, alle 22.30, la serata si chiuderà con “Storie e racconti dell’Anglona”, una selezione di tre documentari realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari. I documentari (che verranno proiettati al Centro polivalente Vincenzo Migaleddu) sono dedicati alle tradizioni e alle feste patronali e religiose dei Comuni di Chiaramonti, Laerru e Martis: un viaggio emozionante alla scoperta del patrimonio culturale locale.
La manifestazione è sostenuta dalla Regione e dalla Sardegna Film Commission. Sono partner dell’iniziativa i comuni di Laerru e Chiaramonti.
L’ingresso a tutte le serate della rassegna è libero e gratuito.