di LUCA FODDAI
Presentata a Santa Teresa di Gallura la seconda edizione dell’iniziativa della Fondazione Maria Carta, che il prossimo 6 ottobre porterà nella città della Corsica i suoni, le musiche e i costumi della Sardegna
È un rapporto di amicizia ma anche di fratellanza che ha radici nel tempo. Sardegna e Corsica sono considerate “isole gemelle”, per la loro vicinanza geografica e per gli stretti legami di carattere culturale. Musica, canti e balli: le affinità tra la tasgia gallurese e la paghjella lo confermano. E poi la presenza nelle forme espressive del canto a chitarra sardo della corsicana.
Anche quest’anno l’identità della Sardegna viaggerà per mare, attraversando le Bocche di Bonifacio. Il prossimo 6 ottobre, “Navigantes” – La nave dell’identità”, l’iniziativa della Fondazione Maria Carta promossa per la prima volta nel 2023 (nello stesso mese), con una riuscita tappa d’esordio a Barcellona, riprenderà la sua navigazione. Sarà nuovamente un’“invasione pacifica” da parte di centinaia di sardi portatori della nostra cultura e delle nostre tradizioni, stavolta a Bonifacio, nel sud della Corsica, dove saranno ospitate le espressioni più autentiche del patrimonio etnomusicale e folkloristico della Sardegna. Non a caso è stata scelta Bonifacio: dalla Corsica arriva l’esempio forte di promozione e salvaguardia di una terra dall’alto valore culturale e identitario.
Questa mattina, nella sala conferenze della Stazione marittima del porto di Santa Teresa Gallura, Navigantes 2024 è stato presentato alla stampa. Insieme a Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, sono intervenuti la sindaca del comune teresino, Nadia Matta, e, per l’Amministrazione comunale di Bonifacio, l’assessore alla Cultura Alain Di Meglio. Tra il pubblico anche amministratori di alcuni comuni della Gallura, oltre a una selezione dei gruppi che sfileranno il 6 ottobre. Gustau Navarro Barba, delegato della Generalitat della Catalogna ad Alghero, ha idealmente consegnato al rappresentante del Comune di Bonifacio la navicella nuragica, simbolo di Navigantes, sancendo il passaggio di consegne tra Barcellona e il comune corso. Valentina Spano, componente del Comitato scientifico della Fondazione Maria Carta e consulente per Navigantes 2024, ha infine illustrato i dettagli del programma della giornata.
Le dichiarazioni. «La Corsica è la nostra Europa, vicina appena 40 minuti di traghetto. Navigantes vuole essere una originale forma di promozione attraverso la rappresentazione delle più alte espressioni culturali e identitarie della Corsica e della Sardegna», ha spiegato Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta. C’è anche un chiaro messaggio. «Per mare hanno viaggiato, e continuano a farlo ancora oggi, i nostri emigrati che per scelta di nuove opportunità affrontano esperienze fuori dalla loro terra – ha ripreso Marras –. A viaggiare per mare, su una “nave dell’identità”, saranno stavolta i segni e gli elementi più caratterizzanti dei valori della cultura, delle tradizioni, della specificità della gente di Sardegna e in particolare quelli della Gallura. Siamo certi che Navigantes produrrà effetti positivi per le nostre comunità».
«Navigantes 2024 ci offrirà una straordinaria occasione per riflettere sulla ricchezza della nostra identità e sulla bellezza delle contaminazioni culturali che arricchiscono il Mediterraneo. Il progetto rappresenta l’importanza di un dialogo interculturale. La nostra posizione geografica ci permette di essere protagonisti di tutto questo. I nostri due comuni sono divisi da poche miglia marine ma uniti da secoli di amicizia», ha dichiarato Nadia Matta, sindaca di Santa Teresa.
Nei mesi scorsi sono stati avviati i contatti con le istituzioni di Bonifacio, che a loro volta hanno immediatamente risposto con grande entusiasmo. Per un obiettivo comune: rafforzare i rapporti tra le due isole, in un contesto sempre più europeo e aperto alle culture che attraversano il Mediterraneo. «In Sardegna, e qui a Santa Teresa, siamo sempre accolti con affetto», ha detto Alain Di Meglio in apertura del suo intervento, annunciando che si stanno definendo i passaggi per un gemellaggio tra i due comuni. «Con Leonardo Marras ci siamo intesi in appena cinque minuti, quando ci ha proposto il progetto Navigantes – ha proseguito Di Meglio –. Ho pensato subito che nel nome della nostra amicizia sarebbe stato un grande evento. È vero, da un punto di vista geografico le Bocche di Bonifacio ci dividono, non abbiamo la stessa storia né la stessa lingua. Ma da docente universitario (all’Università di Corte, ndr) ho sempre sostenuto che le Bocche sono in realtà un ponte, non una barriera o una frontiera. È l’Europa che ci consente di riallacciare rapporti. Bisogna ora dare consistenza ai legami».
Il programma di Navigantes 2024. La mattina di domenica 6 ottobre, con partenza alle 9 da Santa Teresa, la nave della compagnia “Ichnusa” attraverserà le Bocche di Bonifacio. È prevista la partecipazione di oltre 300 sardi, che indosseranno gli abiti tradizionali dei paesi della Gallura, territorio confinante e storicamente vicino alla Corsica. Verrà proposta l’eleganza, la ricchezza e raffinatezza dei costumi, a cui si uniranno i canti, insieme alle melodie dell’originale e ricco patrimonio etnomusicale della nostra isola, con gli immancabili suonatori degli strumenti come le launeddas e gli organetti diatonici. Ci saranno anche le maschere più caratteristiche del carnevale della Sardegna, i Mamuthones e Issohadores della Pro loco di Mamoiada. A Bonifacio si uniranno i suoni, i canti e i costumi dei paesi della Corsica.
Nella città corsa, alle 11 è in programma un incontro istituzionale in municipio. Alle 11,45 si inizia con i canti e suoni delle due isole nella chiesa di San Domenico, mentre alle 12,30 prenderà il via la sfilata dei gruppi nel centro storico, seguendo un percorso ad anello. Nel tardo pomeriggio il rientro a Santa Teresa.