di SABRINA ZEDDA
In occasione dell’esposizione il 22 settembre sarà proiettato il documentario “Ritratto di Pablo Volta” di Giovanni Columbu
Venerdì 13 settembre alle 18 nel Museo del Crudo di San Sperate sarà inaugurata Pablo Volta uno sguardo à la volta, mostra fotografica ideata dall’animatrice culturale Alessandra Piras e curata dalla critica d’arte Alessandra Menesini.
L’evento si inserisce in Tottus Impari Solidarietà Impegno e Speranza, manifestazione in programma nel Paese Museo venerdì 13 e sabato 14 settembre, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco con lo scopo di riunire, attraverso due giornate di incontri, presentazioni di libri e musica, la comunità turbata dalla drammatica scomparsa della giovane Francesca Deidda.
L’esposizione si propone di ricordare e fare conoscere l’opera del grande fotografo Pablo Volta a settant’anni dal suo primo viaggio in Sardegna, quando nel 1954 arrivò in Sardegna per conoscere e fotografare la realtà dell’isola, con una particolare attenzione alla società delle sue zone interne.
Per Pablo Volta, che viveva allora tra Parigi e Roma in diretto contatto con il mondo intellettuale e del cinema, fu una emozione profonda scoprire una Sardegna che gli appariva arcaica e che definì come immersa nella dimensione mitica dell’Odissea.
Quello suo per la Sardegna fu un vero e proprio innamoramento, anche grazie alle relazioni di amicizia e professionali che stabilì e che consolidò nel corso di successivi viaggi durante i quali realizzò importanti reportage pubblicati in diverse riviste europee.
In quegli anni, il fotografo lavorava nella sede RAI di Parigi ma a metà degli anni Ottanta, in previsione dell’avvicinarsi della pensione, complice l’amicizia con Pinuccio Sciola che l’aveva spesso ospitato a casa sua accogliendolo come un fratello, decise di comprare una casa campidanese a San Sperate per poi trasferirvisi nel 1986. Dopo una vita trascorsa quasi sempre in viaggio, trovò una comunità che sino ai suoi ultimi giorni lo circondò d’affetto e rispetto.
Attraverso una selezione di circa 40 opere e di alcuni preziosi documenti provenienti da archivi e collezionisti privati, il percorso espositivo si propone di mostrare al pubblico le infinite sfaccettature del lavoro di Pablo Volta dal mondo del cinema a quello degli intellettuali sino alla documentazione della scena artistica sarda e le espressioni più autentiche delle tradizioni religiose e folkloriche delle feste campidanesi, che lo affascinarono nell’ultimo periodo della sua vita.
In occasione della mostra, che sarà visitabile sino al 22 settembre dalle 18 alle 20,30, il 22 settembre alle 19 il Museo del Crudo ospiterà la proiezione del documentario di Giovanni Columbu “Ritratto di Pablo Volta”.
Pablo Volta uno sguardo à la volta è realizzata con il patrocinio della Associazione culturale Tina Modotti, e ha goduto della collaborazione della Fondazione per l’arte Bartoli Felter che l’ha esposta nello scorso mese di aprile nello suo spazio Temporary Storing, a Cagliari.