di MASSIMILIANO PERLATO
Valentino Cocco, giovane imprenditore sardo originario di Iglesias, ha recentemente pubblicato “Il ricatto del turismo autentico”, un’opera che sta già suscitando grande interesse nel settore turistico e accademico. Il libro, frutto di un’attenta analisi e di un’esperienza diretta, affronta in modo critico e innovativo il concetto di autenticità nel turismo contemporaneo.
La storia di Valentino è un esempio di dedizione e passione per la sua terra e la sua cultura. Trasferitosi in Danimarca nel 2013 insieme al fratello Antonio, incontra la sua attuale compagna Enrica Lampis. Dopo aver lavorato come camerieri nel rinomato ristorante Italia dentro Parco di Tivoli a Copenaghen, decidono di mettersi in proprio. Studiano approfonditamente la lingua e la cultura danese e aprono STUDIA.DK, una scuola di italiano specializzata per studenti danesi, che in pochi anni diventa la più grande e rinomata del Paese.
Non contenti, Valentino ed Enrica ampliano l’offerta della scuola organizzando un innovativo progetto turistico linguistico-culturale: viaggi studio in Sardegna, dove gli studenti danesi possono imparare l’italiano in un contesto “autentico”, godendo al contempo delle bellezze dell’isola.
È proprio dall’esperienza con i suoi studenti, in particolare come host ad Iglesias tra il 2017 e il 2022, che Valentino realizza che il concetto di “autenticità” non è uguale per tutti, ma assume significati diversi in base al background culturale di chi osserva una comunità e il luogo che la rappresenta.
Come scrive nel suo libro: “L’autenticità nel turismo non è un concetto statico o un ideale da scoprire, ma piuttosto un costrutto dinamico che si evolve continuamente attraverso l’interazione tra diverse culture, esperienze e aspettative.”
Valentino Cocco ed Enrica Lampis
Rappresentando la cultura italiana dal punto di vista della Sardegna, Valentino ed Enrica si trovano spesso di fronte a dinamiche che relegano l’isola e i suoi abitanti come non del tutto “autenticamente italiani”. Per molti danesi, infatti, il vero vino italiano viene prodotto in Piemonte, Veneto e Toscana; gli uliveti esistono solo in Toscana e Puglia; i limoni sono prerogativa della Costiera Amalfitana. Un’Italia autentica solo all’interno di schemi e narrazioni riduttive, frutto di un costrutto culturale che affonda le radici nei racconti del Grand Tour e continua oggi attraverso film e social media.
Consapevoli di questo fenomeno, Valentino ed Enrica si trovano vittime del “ricatto dell’autentico”: per vendere più corsi e viaggi studio, devono adattarsi a recitare la parte dell’italiano idealizzato dai danesi, limitando “l’autenticità” sarda.
“L’ossessione per l’autenticità nel turismo è un ricatto a doppio taglio: incatena i luoghi a un passato idealizzato e illude i visitatori di vivere esperienze genuine in un teatro ben orchestrato”, afferma Valentino nel suo libro.
Spinto da questa frustrazione, Valentino approfondisce il fenomeno per due anni, scoprendo che non esiste una risposta univoca all’autenticità, ma ognuno la interpreta in base al proprio background culturale. Scopre anche come il concetto di autenticità nel turismo crei gerarchie di potere sociali ed economiche.
Il libro, una raccolta di casi studio, indagini, dati e statistiche, giunge a una conclusione sorprendente: cercando di raccontare l’autenticità di un territorio per attrarre turisti, spesso non si dà un valore aggiunto, ma lo si sottrae.
“Il ricatto del turismo autentico” affronta temi cruciali come l’enogastronomia italiana, le pale eoliche in Sardegna, la differenza tra viaggiatore e turista, l’influenza dei social media nel turismo e la percezione dell’Italia all’estero e molto altro ancora. L’analisi, supportata da una ricca bibliografia e dati puntuali, mette in luce le contraddizioni e le sfide del turismo contemporaneo.
Il libro esplora come l’ossessione per l’autenticità possa paradossalmente snaturare l’essenza stessa dei luoghi e delle culture, trasformandoli in prodotti di consumo conformi alle aspettative dei turisti. Valentino evidenzia i rischi di una mercificazione dell’identità locale, che alla lunga rischia di impoverire il patrimonio culturale invece di valorizzarlo, come ingenuamente siamo portati a credere.
Allo stesso tempo, l’autore propone una visione alternativa del turismo, basata sul rispetto, la sostenibilità e l’apertura all’altro. Un turismo che, invece di imporre stereotipi e gerarchie, promuova un vero scambio culturale e una crescita reciproca.
“In un’epoca caratterizzata da una crescente interconnessione globale, il desiderio di scoprire se stessi attraverso l’incontro con realtà diverse si scontra con la tendenza alla polarizzazione, in cui l’enfatizzazione delle differenze diventa strumento di affermazione egemonica. Un approccio al turismo capace di valorizzare l’autenticità delle culture locali senza cristallizzarle in stereotipi può offrire un antidoto prezioso contro le derive di chiusura, promuovendo un dialogo basato sul rispetto e sulla valorizzazione delle diversità”, scrive Valentino.
“Il ricatto del turismo autentico”, grazie al suo stile chiaro e coinvolgente, è un libro che si rivolge a un vasto pubblico: dagli appassionati di viaggi agli operatori del settore, dagli accademici agli studenti. L’opera sta già suscitando grande interesse non solo in Italia, ma anche all’estero, dove sono state richieste traduzioni in danese e in inglese, a testimonianza della sua rilevanza nel panorama internazionale degli studi sul turismo.
Il libro di Valentino Cocco rappresenta un contributo originale e coraggioso al dibattito sul futuro del turismo. Stimolando riflessioni e domande su cosa sia realmente l’autenticità, invita a ripensare i paradigmi dominanti e a immaginare nuove forme di incontro e scoperta.
“Il ricatto del turismo autentico” è un’opera che non può mancare nella biblioteca di chi vuole comprendere a fondo le dinamiche e le sfide del turismo contemporaneo. Un libro destinato a lasciare il segno e a ispirare un cambiamento positivo nel modo di viaggiare e di accogliere l’altro.
Il libro è disponibile su Amazon, alla Libreria Duomo di Iglesias, al Consorzio Turistico per l’Iglesiente e può essere ordinato presso qualsiasi libreria.
Ciao Valentino. È fissata una data per la presentazione a Iglesias?
Complimenti 🍀🍀🍀