di BRUNO MOSSA
Dopo l’anteprima mondiale al Festival del Cinema di Roma e la prima regionale a Carbonia arriva finalmente negli schermi cinematografici italiani “Uomini in marcia”, l’ultimo documentario di Peter Marcias.
“Uomini in marcia” è un film molto atteso perchè entra nella nostra storia: nel 1992 gli operai del Sulcis- Iglesiente marciarono da Teulada a Roma per chiedere lavoro e diritti. Fu un grande evento nel segno della crescita, sviluppo, giustizia e dignità di tutta la Sardegna.
Marcias rievoca la clamorosa mobilitazione avvalendosi di diverse voci , tra cui Gianni Loy, ex-professore di diritto del lavoro all’Università di Cagliari, scrittore e poeta, Ken Loach, regista e Laurent Cantet, regista francese recentemente scomparso. Ne risulta un’opera evocativa che mirabilmente si fa esperienza immersiva capace di mobilitare le coscienze.
Il film volge uno sguardo indietro, al recente passato, per marciare insieme a chi ha combattuto e difeso un diritto, vitale e fondamentale, oggi sempre più negato e svilito nel suo significato etico: il diritto al lavoro e alla sua dignità. Voci di lotta, interviste, riflessioni vibrano nel magma fluttuante delle immagini di repertorio, a ricordarci che la storia siamo noi. Un viaggio istruttivo, nelle campagne e nelle fabbriche, nelle Isole, al Nord e al Sud del Paese, fra sacrifici e scioperi, solidarietà e battaglie, operai e sindacati, contro diseguaglianze e ingiustizie: parole e concetti da non disperdere soprattutto oggi, al tempo precario della gig economy.
La parole con cui Peter Marcias presenta il lavoro sono molto sentite e significative “Dopo l’uscita in sala nel 2018 del mio film documentario ‘Uno sguardo alla Terra’ tornai a Carbonia e rimasi colpito, rovistando tra gli archivi del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, da un evento che legò nel 1992/93 ventisette comuni del Sulcis Iglesiente e relativamente al quale il Centro stesso aveva già avviato un importante lavoro di raccolta di testimonianze e documentazione, con l’obbiettivo di restituire alla memoria collettiva, proprio attraverso la realizzazione di un film, uno degli episodi più importanti della storia del lavoro nel territorio. Quelle persone – prosegue Marcias – marciando dapprima nel loro territorio, per poi arrivare a Roma, unendo la loro “voce”, davano un forte segnale al resto dei lavoratori italiani. E proprio quella marcia di uomini, donne e bambini, fece da apripista di tante lotte per il lavoro nel nostro Paese. Ma cosa è successo prima di quell’evento? E cosa sta accadendo ora? Da quel momento in poi ho iniziato a “disturbare” e interrogare lavoratori, sindacalisti, politici, professori di diritto, registi, cantanti, per farmi raccontare il mondo del lavoro in Italia. Volti, voci, colori, suoni, dolore, passione e soprattutto tante immagini. Man mano il racconto prendeva forma. Volevo ripercorrere alcuni dei momenti salienti della questione “lavoro” nella nostra nazione, e di riflesso nella mia Sardegna. Un passato doloroso e un presente poco chiaro, complici gli errori della classe dirigente di ogni epoca.
L’incontro, con il mio professore universitario Gianni Loy, poi con il maestro Ken Loach, Laurent Cantet e altri, mise in ordine le mie idee. Il grande regista inglese, autore di capolavori indiscussi, in due giorni a Londra, mi ha mostrato la sua “radiografia” della Terra. Ho avuto così gli spunti per chiudere la mia opera che racconta certo tematiche del lavoro, ma sottolinea l’importanza e l’impegno di uomini e donne qualunque per il futuro delle nuove generazioni. Possiamo salvarci, se abbiamo cura dell’ambiente che ci ospita. Tutto passa da lì.
Temevo di realizzare un saggio, invece mi pare di no: è stato un pretesto per studiare e andare avanti nel mio lavoro. La storia va sempre tenuta in considerazione, perché il futuro va affrontato con grande consapevolezza”.
“Uomini in Marcia” è stato sostenuto da Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico AAMOD, Societa’ Umanitaria Sarda e Sardegna Film Commission.
Il film sarà presentato a Roma il 4 e 5 giugno al Cinema Farnese alle ore 19:00. Per prenotare: https://www.cinemafarnese.it/
A Milano arriverà il 10 giugno presso il Cinema Palestrina. Per prenotare: http://www.progettolumiere.it/palestrina/home.p
Ai sardi di Roma e Milano, ai cinefili a agli amici della Sardegna non rimane che darsi appuntamento al cinema per sostenere un’opera e un artista che onorano la cinematografia sarda e arrivano direttamente al cuore raccontando la nostra storia recente.