IL CINEMA PROTAGONISTA A MEANA SARDO CON VISIONI SARDE

Si chiude il 2 aprile a Meana Sardo il ciclo di proiezioni a ingresso libero dedicate al giovane cinema sardo in formato breve.

La rassegna “Visioni sarde”, oltre a offrire una panoramica sulla vitalità della cinematografia isolana e a promuovere i nuovi talentuosi registi isolani, si è rivelata un prezioso strumento di riflessione e discussione sulle tematiche sociali e culturali dei nostri giorni.

Pieno il successo, quindi, delle serate organizzate dal  Sistema Bibliotecario Territoriale Gennargentu-Mandrolisai e dalla Biblioteca Comunale. “Non possiamo non ringraziare – hanno detto gli organizzatori – tutti gli attori che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa. Ringraziamo l‘associazione culturale S’Andala e l’associazione turistica Pro Loco di Meana Sardo per la fattiva collaborazione e il pubblico che accorso numeroso e partecipe. Un particolare ringraziamento al Comune per aver dato la disponibilità dei locali che hanno reso possibile l’evento”.

Nella serata finale saranno proposti i seguenti titoli:

Ranas (Italia/18′) di Daniele Arca.

Lorenzo, un adolescente irrequieto, entra in possesso della pistola appartenente al padre recentemente scomparso. Insieme a Gabriele, il suo nuovo compagno di scuola, si avventura nelle campagne vicine al paese per provare a sparare. Quel pomeriggio è attesa un’eclissi totale di sole. Mostrando coraggio il ragazzo si convince di poter rivedere il padre.

Dalia (Italia/17′) di Joe Juanne Piras.

Sara, una bimba di 7 anni, viene ritrovata nel bosco priva di sensi. È stata drogata e abusata. È il caso più difficile che Dalia, psicologa infantile dalla vita semplice, abbia mai affrontato. La donna ha poco tempo per scavare nella mente della bambina e capire cosa sia successo, prima che accada nuovamente. Capirà molto presto che fare i conti con i traumi rimossi ha un prezzo molto alto da pagare.

Ti aspetto qui (Italia/12′) di Gabriele Brundu.

La storia racconta le vicissitudini di Andrea, un bambino di 9 anni che si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale. Ma Andrea non è solo, i genitori lo aiutano discretamente, dandogli l’opportunità di rapportarsi a diversi punti di vista. Attraverso l’incontro con figure apparentemente contrapposte, un neuropsichiatra e un prete, viene messa in risalto la dualità tra scienza e spiritualità che fa parte della vita comune di ogni individuo. Durante il cammino tracciato sul sottile filo dei ricordi Andrea si muove nel mondo degli adulti con una leggerezza tale da permettergli di superare la perdita del nonno e ritrovare la serenità.

Save the date. Martedì 2 aprile alle ore 18:30 tutti a Domo de Molìnu di Meana Sardo!

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