
di ELIO TURIS
Sabato 29 Marzo 2025, nella Sala Giovanni Falcone, presso la Tenuta di Suvignano, il Circolo Peppino Mereu, associazione dei sardi in Provincia di Siena, organizza una giornata di studi dal titolo “Pastori migranti. Mezzo secolo di pastorizia sarda in centro Italia. Ricerche e prospettive”, in occasione dell’inaugurazione dello “Spazio della narrazione della emigrazione sarda nel centro Italia” che si terrà il giorno successivo, nella mattinata di domenica 30 marzo. Le due giornate sono realizzate grazie al finanziamento della Regione Sardegna e dal supporto della Regione Toscana.
Il Circolo Peppino Mereu, che negli anni’80 si fece promotore della ricerca sull’emigrazione dei pastori sardi in Provincia di Siena, condotta dal professor Pier Giorgio Solinas, allora coordinatore del Laboratorio Etno-Antropologico del Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena e finanziata dall’Amministrazione provinciale di Siena, continua ad essere sensibile allo studio e alla ricerca ponendosi, oggi come allora, sia dalla parte di chi studia sia dalla parte di chi è studiato.
Domenica 30 Marzo 2025, presentazione dello “Spazio della narrazione dell’emigrazione sarda in centro Italia” allestito nella sala della legalità all’interno della Tenuta di Suvignano. L’allestimento della Sala racconta la storia di questo fenomeno migratorio con la partecipazione delle stesse famiglie dei protagonisti che, oltre a partecipare all’allestimento, mettono a disposizione i propri ricordi, le fotografie, i documenti, ripercorrendo i momenti di difficoltà e i momenti di riscatto. La ricchezza di questo spazio è la costituzione di un archivio per la conservazione di materiale pubblico e privato costituito da foto, video, audio raccolto da Istituzioni e dalle stesse famiglie, ormai alla terza generazione, che amano riscoprire il vissuto dei genitori e ci permettono di osservare quanto studiato da nuove angolazioni.
Grazie alla consulenza e alla collaborazione con il professor Pier Giorgio Solinas il Circolo insieme ad un gruppo di lavoro costituito da alcuni volontari con storie e competenze diverse, ma uniti tutti dalla loro terra di origine, hanno pensato di organizzare questo incontro sui pastori sardi in Centro Italia, per ripercorre gli studi, confrontarsi con altre pastorizie, ragionare su chi è rimasto e chi è rientrato, osservare le capacità di adattamento, cambiamento e flessibilità, analizzare la situazione attuale, osservare un mestiere antico con nuovi sguardi che proiettano sul futuro le sue caratteristiche legate alla sostenibilità ambientale e alla difesa della biodiversità.
Il convegno si terrà nell’intera giornata di sabato e vedrà la partecipazione di alcuni fra i principali studiosi della pastorizia, della transumanza e della migrazione dei pastori sardi.
La mattina, a partire dalle 9,30, dopo il doveroso saluto del Sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, del Direttore Ente Terre Regionali Toscane, Giovanni Sordi e della Presidente del Circolo Peppino Mereu, Dina Meloni, inizierà la sezione dedicata a “Pastorizie vecchie e nuove” con il coor-dinamento di Pier Giorgio Solinas.
Sandra Becucci, una delle ricercatrici del progetto degli anni’80 e componente del gruppo di lavoro del progetto sullo “Spazio della narrazione dell’emigrazione sarda”, presenterà il progetto a nome del Circolo. Seguirà l’intervento di Benedetto Meloni e Francesca Uleri dell’Associazione culturale TERRAS, Progetto CAMBIO-VIA(progetto Interreg CAMmini e BIOdiversità: Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza), dal titolo “La transumanza dalla tradizione all’innovazione” che si comporrà di due parti: la prima sulla storia della ricerca svolta da Meloni in Sardegna e in Toscana su storie di pastori migranti, la seconda sulla contemporaneità delle aziende dei pastori nell’ambito del progetto CAMBIO-VIA.
“Il progetto LIFE Shepforbio per la conservazione e la valorizzazione delle risorse pastorali naturali” sarà presentato da Giovanni Argenti professore ordinario Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) Università degli studi di Firenze in collaborazione con Tommaso Campedelli di DREAM Italia, mentre il gruppo interdisciplinare del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli studi di Siena composto da Giovanna Pizziolo, Nicoletta Volante, Chiara De Marco, Fabio Mugnaini, Andrea Zagli presenterà “Transumanza e pastoralismo mobile in Toscana: fonti, indicatori e tracce dalla preistoria alla contemporaneità”.
Conclude la mattinata l’intervento di Tommaso Sbriccoli dell’Università degli studi di Siena con una riflessione su “Ricchezza, nutrimento, affetto: lo status ambiguo del bestiame nelle società pastorali”.
Il pomeriggio il convegno riprende con la sezione “Pastori e Territori”, sempre coordinata da Pier Giorgio Solinas, con un collegamento con Michele Nori, Istituto Universitario Europeo, progetto Pastres, con un intervento “La transumanza lunga: migrazioni pastorali sarde in Centritalia”, a cui seguirà Letizia Bindi, professore ordinario di Discipline DemoEtnoAntropologiche Università degli Studi del Molise e Direttore Centro di Ricerca BIOCULT che amplia lo sguardo sulla transumanza con “Linee. Pastori-custodi, territori, saper-fare e movimenti”. L’intervento di Simonetta Grilli, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’ Università degli studi di Siena ci riporta fra i pastori fonnesi immigrati in Provincia di Siena con l’intervento “Produttori di pecorini nel “paradiso” senese. Storie di famiglie di origine sarda fra tradizione e gentrificazione”, mentre Carlo Maxia professore associato del Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell’Università degli studi di Cagliari racconta di un’attività sarda che rifornisce i pastori di uno strumento indispensabile con “La fucina dei suoni. L’artigianato dei campanacci in Sardegna”. Conclude la prima parte del pomeriggio lo studioso Giovanni Kezich già direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, San Michele all’Adige con una riflessione comparativa con “Sardi per sempre e sardi in scadenza. Un confronto tra Sardegna e Dalmazia”.
La seconda parte del pomeriggio la sezione “Luoghi e persone” coordinata da Daniele Gabbrielli, giornalista e componente del gruppo di lavoro, è dedicata a due recenti lavori di documentazione di due giovani registi, che hanno realizzato i loro film con l’aiuto e la disponibilità dei pastori sardi, le cui aziende si trovano in Provincia di Siena e nel centro Italia. Sarà un’emozione vedere i paesaggi e ripercorrere le storie dei pastori sardo-toscani del film “Transumanze” di Andrea Mura, regista e produttore, Ginko film, così come perdersi fra le numerose narrazioni di scelte, di percorsi di vita, di soddisfazioni e delusioni delle numerose testimonianze presentate da Irio Pusceddu, regista e produt-tore, Estu films & digitals, nel suo docufilm “Oltre il mare”.
Ignazio Boi, Assessorato regionale al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale della Regione Sardegna, conclude la giornata portando la voce e lo sguardo dell’Isola e della sua Cultura, vera protagonista delle due giornate.
La Tenuta di Suvignano è un’antica fattoria, Villa, poderi e annessi, a 6 chilometri da Monteroni d’Arbia (SI), che nel 2007 è stata sequestrata alla mafia dopo una serie di indagini che hanno visto coinvolto anche il magistrato Giovanni Falcone. Oggi la tenuta di Suvignano è gestita direttamente dalla Regione Toscana e, oltre ad essere azienda agricola e agriturismo, ospita progetti che si occupano di promuovere e educare alla legalità.
(Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2026 Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori; ciò riflette l’importanza del ruolo che la pasto¬rizia può rivestire nella creazione di un ambiente sostenibile, crescita economica e sussistenza per le comunità.)
Domenica 30 marzo, a partire dalle ore 10:00, sarà inaugurato lo “Spazio della Narrazione della Emi-grazione Sarda nel Centro Italia”. La “location” sarà la Tenuta di Suvignano, a Monteroni d’Arbia (SI). Questo evento segna un’importante tappa del progetto avviato alcuni anni fa, con l’obiettivo di documentare e raccontare una delle esperienze più significative della storia recente: l’emigrazione dei pastori sardi in Italia centrale e il loro impatto sulle terre e le comunità che li hanno accolti.
Nel corso degli anni, il comitato scientifico ha portato avanti un ambizioso progetto, mirando a con-servare e raccontare la storia dell’emigrazione sarda, una storia fatta di sacrificio, resilienza e innova-zione. La pastorizia sarda ha rappresentato una risorsa fondamentale per le terre del Centro Italia, soprattutto in quegli anni segnati dalla crisi della mezzadria e dal latifondo. Grazie al lavoro instan-cabile dei pastori sardi, molte zone depauperate sono state rinnovate, mantenendo vivi tradizioni agricole e zootecniche, e contribuendo a risollevare territori in difficoltà.
L’apertura ufficiale di questa installazione rappresenta la prima tappa di un progetto che, nei prossimi anni, prevede la creazione di un archivio multimediale della memoria. Questo archivio sarà una risor-sa fondamentale per futuri studi e ricerche, e un patrimonio da preservare per le generazioni future. I circoli locali hanno già un ruolo attivo nella raccolta delle memorie familiari, contribuendo in modo significativo a nutrire questa narrazione collettiva.
Il progetto vede la partecipazione attiva della Regione Autonoma della Sardegna, che ha creduto nel valore di questo percorso fin dall’inizio. Il finanziamento del progetto è stato reso possibile grazie alla deliberazione 28/13 del 31 luglio 2024. La Regione Toscana, attraverso l’Ente Terre Regionali Toscane, ha messo a disposizione la Sala della “Legalità” nella Tenuta di Suvignano, contribuendo così a un luogo che non solo conserva memoria, ma promuove anche valori di sostenibilità e legalità.
La Tenuta di Suvignano, sequestrata alla mafia e restituita alla collettività, rappresenta simbolicamen-te un punto di incontro tra la cultura, la memoria storica e l’impegno civile. Qui, infatti, si coltivano non solo terreni agricoli e zootecnici, ma anche valori importanti come la legalità e la sostenibilità.
Questo nuovo spazio non è solo un punto di raccolta della memoria storica, ma vuole essere anche un luogo di riflessione per tutti i protagonisti di questa storia. Con un approccio psicosociale, il pro-getto offre uno spazio dove le storie dei pastori sardi possano essere raccontate e ascoltate, e dove la comunità locale, e non solo, possa confrontarsi sulle sfide del passaggio generazionale. Un’opportuni-tà per guardare al futuro, per costruire una visione condivisa delle tradizioni e delle pratiche che han-no segnato il passato e possono ancora offrire spunti di crescita.
Invitati all’inaugurazione i Presidenti delle due Regioni, Alessandra Todde per la Sardegna ed Eu-genio Giani per la Toscana, e la Vice Presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, a testi-moniare l’importanza di questa iniziativa e la sinergia tra le due regioni.
L’evento rappresenta un’occasione unica per scoprire, conoscere e riflettere su un patrimonio cultura-le e umano che ha segnato profondamente il nostro paese. Per confermare la propria partecipazione o per ulteriori informazioni, si può scrivere all’indirizzo email escisuvignano@gmail.com o contat-tare Elio Turis al numero 3485817653.
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Informazioni sulla Tenuta di Suvignano: https://tenutasuvignano.it/