
di LUCIA BECCHERE
Il museo della ceramica, inaugurato a Nuoro il 20 luglio del 2023 nella storica casa del senatore Giampietro Chironi in piazza su connottu, è un museo espositivo aperto a idee progettuali quale completamento di un disegno molto più grande che vede l’ISRE volano per valorizzare l’arte della ceramica a molti sconosciuta.
Dotato di aule didattiche, forni e laboratori, nel dare il via ai corsi di ceramica, mette in luce quella parte delle arti applicate di cui il nuorese Francesco Ciusa, con la sua illuminata capacità creativa, sublima forme d’arte millenaria che attingono dal periodo prenuragico e nuragico. Ai primi del novecento Ciusa ha dato vita al rifiorire dell’arte della ceramica con Fancello, Tilocca, Nivola, Altara, fratelli Melis e tanti altri.
“Oggi si è concretizzata l’idea di questi laboratori didattici legati alla conoscenza dell’arte plastica della ceramica – dichiara con orgoglio il presidente Stefano Lavra -. Proprio perché si terranno all’interno del museo possiamo parlare di percorsi immersivi artistici, culturali e artigianali atti a sprigionare talenti, in un luogo fonte d’ispirazione dove si potranno osservare le opere dei più grandi ceramisti sardi, nazionali e internazionali dall’800 a metà del 900”.
Le iscrizioni sono libere, i corsi di ceramica proposti da gennaio a maggio per un numero di 10-12 persone per laboratorio, sono gratuiti, aperti ad adulti e bambini, principianti e avanzati. Temi e tecniche proposti saranno attinenti ad un’opera presente nelle sale del museo che assurge a germoglio di cultura.
Le richieste sono andate oltre le aspettative, a conferma di un museo che si rinnova e si apre all’esterno.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato e i corsisti potranno perfino esporre le loro creazioni nelle sale museali.

A condurli è l’insegnante Sandrine Lescaroux che già aveva prestato la sua opera con grande successo in occasione dei tre giorni di cortes apertas, attività proposta dall’ISRE e rivolta a tutti.
Sandrine Lascaroux, nata a Castres (Francia), mediatore culturale, esperta in didattica museale, laurea in lettere e civiltà straniere all’università di Tolosa con una tesi su “Il muralismo in Messico, Stati Uniti e Sardegna”, giunta nell’isola nel 1997 con una borsa di studio dal Ministero della cultura di Roma per una ricerca sul muralismo in Sardegna dove ha frequentato lezioni e stages in un Atelier condiviso.
Ha approcciato la pittura e la ceramica all’età di 15 anni, una passione che non l’abbandonerà mai.
La sua prima mostra nello spazio espositivo di Pietro Costa in via della Pietà e il successivo invito alla mostra collettiva “Casa dolce casa” da parte di Cristiana Collu, direttrice del MAN, le aprono un brillante percorso artistico in Sardegna. Successivamente la Collu la inserisce nel Dipartimento didattico del museo dal 2006 al 2021,
Dal 2000, nel rione di San Pietro, ha creato l’associazione d’arte “L’Atelier” con la quale insegna l’arte della ceramica, organizza stages ed eventi culturali
“Quest’ anno – afferma Sandrine -, ho avviato la collaborazione con l’ISRE attraverso il Museo della Ceramica di Nuoro. Un’esperienza rivolta a tutti, molto bella e interessante in quanto passa attraverso le creazioni artistiche presenti nelle sale espositive. Ho già accennato alla tecnica dell’engobbio e al grafito con un’opera meravigliosa di Salvatore Fancello, per poi avvalermi di altre forme d’arte”.
Dal dicembre 2023, il Museo della ceramica ospita il presepe “Bianco come la notte” di Maria Lai e dal dicembre 2024 espone il Dormiente, la Campana e il busto di Sebastiano Satta, di Francesco Ciusa. Un’operazione di grande valore simbolico e di fine diplomazia fra ISRE, Fondazione Ciusa e eredi del famoso scultore nuorese, ne ha reso possibile, dopo 70 anni, il ritorno da Cagliari nella casa Chironi dove hanno abitato i Ciusa Romagna, proprietari delle opere donate in comodato gratuito.