IL CONCERTO DI CARNEVALE: DA UNDICI ANNI AL CIRCOLO “MONTANARU” DI UDINE DEL COMPLESSO D’ARCHI DEL FRIULI E DEL VENETO

Sono ormai visi familiari quelli del complesso d’archi del Friuli e del Veneto che da “ben 11 anni” ha sottolineato, dando loro il benvenuto, il presidente Domenico Mannoni, ha allietato i soci del circolo dei Sardi di Udine per il tradizionale concerto di Carnevale.

Undici anni da quando il compianto socio Pietro Dore, appassionato musicologo, ha iniziato ed organizzato questo evento che tuttora rasserena i soci del Montanaru.

Nominiamoli allora uno ad uno i componenti di questo complesso cui ormai ci siamo affezionati: violino principale e direttore Guido Freschi friulano di Pagnacco, I° violino il triestino Zanetovich della nota famiglia di compositori, II° violino Marino Malaroda friulano di Ruda, viola la triestina Lara Di Marino, violoncello il veneto di Conegliano Toffoli Riccardo, infine alla tastiera, non sempre presente, l’udinese Carlo Rizzi; certamente negli anni ci sono state delle variazioni nel numero e nei ruoli del complesso, ma il nucleo di base è rimasto immutato.

Come e rimasta tradizionalmente immutata la scaletta dei brani in esecuzione: musica popolare Sarda, balli, l’immancabile “s’Arrosciada” ed altri pezzi che variano di anno in anno ripescati dall’inesauribile repertorio isolano; anche i brani friulani variano di anno in anno, dai più noti ai quasi sconosciuti come! il “Canto della Filologica friulana” del compositore pontebbano Arturo Zardini, ottimamente eseguito con qualche variazione inusitata.

Una serena Avemaria ha avvolto l’atmosfera di un soffio di commossa gratitudine di tutti i presenti per l’amico Pietro Dore, cui era dedicata. La moglie presente ha senz’altro captato l’affetto che aleggiava d’intorno.

Il programma è proseguito con i tre movimenti Vivaldiani, siamo alla musica classica, a seguire! Il famosissimo “Trillo del Diavolo di Tartini, brano di elevate difficoltà, che il maestro Freschi, da par suo, ha condotto felicemente a termine nonostante l’acustica della sala non fosse delle migliori aggravata da certi inopportuni, disturbanti mormorii di fondo. Una novità si è presentata quando il I° violino Zanetovich si è defilato in una stanza discosta e “da lungi rispondeva” all’incalzare delle note proposte dall’insieme, interessante.

Come di consueto il concerto si conclude col doveroso omaggio alla memoria dei gloriosi “Dimonios” della Brigata Sassari. Gli applausi, per tutti i brani eseguiti, non sono mai stati così calorosi.

La bella serata si conclude tradizionalmente, assaporando le leccornie sardo/friulane preparate fin dal mattino dalle dolcissime socie del Circolo Montanaru.

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