
Su iniziativa dell’Università degli Studi di Cagliari e del suo rettore, Francesco Mola, una delegazione di una decina di rettori di importanti Università italiane ha visitato Barumini per conoscere da vicino una delle realtà più importanti del panorama archeologico internazionale e confrontarsi anche con la Fondazione Barumini Sistema Cultura, rappresentata dal presidente Emanuele Lilliu, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e Provincia di Oristano, con la soprintendente Monica Stochino e Gianfranca Salis, e il Comune di Barumini con il sindaco Michele Zucca.
La scelta di Barumini non è casuale: proprio qui, infatti, ha preso il via il primo corso di laurea in Conservazione e Restauro dell’Università di Cagliari.
Un percorso formativo unico che consente ai primi 16 studenti di specializzarsi lavorando direttamente su reperti locali. Un’esperienza che si svolge nel sito Unesco di Su Nuraxi e nel complesso di Casa Zapata, dove sono ripresi gli scavi archeologici. Un modello innovativo, quello di Barumini, che è ormai riconosciuto a livello internazionale come esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni, università e territorio.
Il presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura, Emanuele Lilliu, ha sottolineato il valore di questa collaborazione e l’importanza della condivisione tra le istituzioni per la crescita e la valorizzazione del patrimonio culturale: “Quella di oggi è una giornata importante che dimostra quanto sia fondamentale il dialogo tra università e territori. L’Università di Cagliari, con il rettore Francesco Mola, ha avuto il merito di aprire una finestra di grande prestigio su una realtà come Barumini, che pur essendo un piccolo centro è ormai un punto di riferimento internazionale per l’archeologia e la conservazione del patrimonio”.
Per il rettore Mola, “quella di oggi è stata un’importante occasione di confronto e condivisione con i rettori di diverse università italiane, un’esperienza di grande valore per il mondo accademico. La collaborazione tra l’Università di Cagliari, la Fondazione Barumini e il Comune di Barumini dimostra quanto sia importante lavorare insieme per sviluppare un sistema integrato legato all’archeologia. Durante la giornata abbiamo affrontato numerosi temi e si è registrato un grande interesse da parte degli altri rettori per l’idea di creare un vero e proprio Erasmus italiano dedicato all’archeologia. Un progetto che consentirebbe a studenti di diversi ambiti archeologici di vivere periodi di scambio culturale e formativo, arricchendo il proprio percorso di studi grazie a esperienze dirette sul campo.
Barumini, con la sua esperienza nel settore e il suo modello di sinergia tra istituzioni, rappresenta il luogo importante”.