CONVEGNO ALLA FONDAZIONE DI SARDEGNA DI CAGLIARI IL 7 MARZO: CULTURA DEL RISPETTO PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA E AL FEMMINICIDIO

Convegno venerdì 7 marzo alla Fondazione di Sardegna, promosso dal Il Portico 2005, associazione di psicologi e psicoterapeuti, attiva da vent’anni in azioni di sostegno in condizioni di disagio sociale e nelle scuole.
. “Cultura del Rispetto- Violenza- Femminicidio”, è questo il tema al centro del convegno che si terrà a Cagliari, venerdì 7 marzo, dalle 16:30 nella Sala della Fondazione di Sardegna, in Via San Salvatore da Horta. L’iniziativa è promossa dalla associazione di promozione sociale Il Portico 2005, fondata da un gruppo di psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti e operatori sociali, impegnati da 20 anni in una articolata e complessa azione di intervento a vari livelli per il contrasto al disagio sociale, nelle sue molteplici manifestazioni, dalle tossicodipendenze alle devianze; di attività nelle scuole di sostegno ad adolescenti in difficoltà; di iniziative di contrasto alla violenza di genere e di interventi per la formazione professionale.
“La Sardegna ha segnato nel 2024 un drammatico primato con 8 femminicidi, il triplo dell’anno precedente: occorre incidere attraverso una profonda opera di formazione alla cultura del rispetto, con interventi adeguati a partire da quello psicologico, cominciando dalle scuole, nelle quali si forma la coscienza dei futuri cittadini e cittadine”, ha detto Maria Assunta Mura, psicologa-psicoterapeuta, presidente di Il Portico 2005. “ La violenza di genere e gli atti che ne discendono, fino a quello più grave come il femminicidio, non sono conseguenza di un disturbo psicologico. Espressioni come raptus, rabbia, stress, ha perso la pazienza…che ritornano ancora purtroppo sistematicamente nei titoli e nei commenti di tanta stampa e sono alla base di sentenze per così dire blande, sono legate al permanere di un atteggiamento giustificazionista, che a sproposito chiama in causa anche categorie psicologiche: la violenza contro le donne, che non accenna a rallentare, è frutto di una profonda incultura legata a una concezione della vita patriarcale, in cui il maschio è dominante e la donna oggetto di possesso, priva di volontà e di anima. E’ su questo che bisogna agire al più presto e l’intervento di psicologi e psicoterapeuti è di basilare importanza”.
Il convegno, coordinato da Salvatore Spinosa, psicologo attivo a Olbia, vedrà gli interventi di esperti, psicologi e psicoterapeuti e operatori sociali quali: Veronica Muggianu, psicologa, attiva nel centro antiviolenza di Ozieri, che interverrà su “Un’esperienza nei Centri Antiviolenza della Sardegna centrale”; Maria Mameli, vicepresidente Ordine Psicologhe e Psicologi della Sardegna su “Cultura e rispetto”; Vittorina Baire, psicologa e psicoterapeuta su “Prospettive di intervento per le Pari Opportunità”; Angela Quaquero, coordinatrice del CPO Nazionale Ordine Psicologi su “Le forme della violenza sulle donne”; Paolo Follesa, psicologo psicoterapeuta, membro ordinario SPI su “Le radici della cultura del rispetto”; Maria Assunta Mura, psicologa psicoterapeuta, presidente dell’Associazione “Il Portico 2005”, su “Le donne sognano”.Il convegno fa parte di un progetto realizzato con il sostegno dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale.

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