IL CAGLIARITANO GIUSEPPE BARILLARI, ASTRO NASCENTE NEL MONDO DEI COMPUTER: UN CURRICULUM D’ECCELLENZA E UN POSTO A LONDRA COME SOFTWARE ENGINEER A S&P GLOBAL

Giuseppe Barillari

23 anni, un curriculum d’eccellenza e un posto a Londra come software engineer a S&P Global: Giuseppe Barillari, cagliaritano di nascita ma con l’Inghilterra nel cuore sin da ragazzino, è un astro nascente nel mondo dei computer. Il prodotto su cui lavora? Un software per la gestione del rischio finanziario chiamato Buy Side Risk Management Solution.

Ora lavora a Londra, facendo la spola da Reading dove vive – anche se conta entro l’anno prossimo di trasferirsi –, sempre con lo schermo di fronte agli occhi.

Ma andiamo con ordine.

Dopo il diploma al Pacinotti, il 23enne si trasferisce in Inghilterra per l’università, frequentando il corso MEng Electronic and Computer engineering all’Università di York. «Mi sono laureato a giugno 2024 come miglior studente fra tutte le discipline di ingegneria offerte a York con una First class Honours with Distinction.»

L’Inghilterra perché a 15 anni fa un viaggio studio e se ne innamora, la laurea mista perché sin da bambino, grazie all’ausilio dei genitori, si appassiona sia al versante hardware che software dei computer, arrivando a programmare sin da giovane età.

«Nella pausa estiva di ogni anno all’università, al posto di andare in vacanza, ho fatto quelle che qui si chiamano internships, che suppongo siano simili ad uno stage in Italia. Quindi ogni estate ho lavorato per 2/3 mesi in compagnie diverse come software engineer» racconta. «Tra il primo e il secondo anno ho lavorato a TSYS, una compagnia del gruppo Global Payments, nell’ufficio di knaresborough vicino a York. Tra il secondo e il terzo anno ho lavorato a Sky come software engineer nel campus di Osterley, a Londra. Tra il terzo e il quarto anno ho lavorato a S&P Global nella City a Londra. Tutti e tre mi hanno offerto un posto di lavoro a tempo indeterminato dopo questi stage ma ho scelto S&P per vari motivi, tra cui location, prestigio della compagnia e lavoro più stimolante.»

Durante l’università, lavora anche come student ambassador, aiutando il dipartimento nei vari open days e interview days, e diventa Course representative per 3 anni di studio su 4.

«Il Course representative è effettivamente il rappresentate degli studenti, quindi fai parte di assemblee con i professori e altri membri del dipartimento per discutere e risolvere problemi sia di natura accademica che del benessere del corpo studenti. Ero anche il tesoriere del club di ingegneria ed ero il direttore tecnico di un club chiamato Nouse, che è un giornale scritto dagli studenti ed il club più antico dell’Università di York.»

Queste attività lo aiutano a entrare nei vari stage estivi.

Ma quali sono le caratteristiche del prodotto a cui lavora? Cos’è, insomma, il Buy Side Risk Management Solution?

«Le entità buy-side sono organizzazioni o istituzioni che si occupano di acquistare titoli finanziari per gestire portafogli di investimento. Il loro obiettivo principale è massimizzare i rendimenti. Buy-Side Risk Management Solution è una piattaforma avanzata, basata principalmente sul cloud, che fornisce a vari tipi di business buy-side, come fondi pensione, hedge fund e compagnie assicurative, strumenti analitici abbinati al calcolo di metriche di rischio chiave. La piattaforma si distingue per la capacità di eseguire simulazioni complesse, il supporto alla compliance regolamentare e l’offerta di analisi personalizzate. Permette agli utenti di caricare portafogli, personalizzare parametri analitici e generare report in vari formati. È progettata per coprire una vasta gamma di asset, dai titoli azionari ai derivati complessi, integrando dati di mercato accurati. Il team è composto da esperti distribuiti a livello globale che collaborano per mantenere la piattaforma sempre aggiornata e altamente performante. Io lavoro per garantire un’interfaccia intuitiva e personalizzabile, che consenta agli utenti di sfruttare al meglio le potenzialità della piattaforma.»

Intanto, trascorre comunque la maggior parte del tempo a Londra, nonostante non sia lì che abita.

«Lavoro minimo 8 ore al giorno. Poi comunque si esce con i colleghi, nella zona dell’ufficio ci sono molte attività sociali e non, palestra, vari pubs/ristoranti, teatri sono relativamente vicini e anche la zona dello shopping non è lontana. Per esempio all’ora di pranzo esco dall’ufficio con il tram e andiamo insieme a pranzare in uno street market a 5 minuti a piedi dall’ufficio. Quando sono a Reading mi vedo con alcuni colleghi dell’università che abitano in zona andando a prendere caffè al bar o a cena fuori o cose così. Poi mi piace cucinare ma durante la settimana non ne avrei il tempo quindi durante weekend faccio meal prep per tutta la settimana.»

La city, come specifica, offre tanto e per ora di cambiare non se ne parla. Tante opportunità, ma non solo nella società dove lavora, anche fuori. E alla domanda sull’Isola, se gli manchi oppure no, be’, non ci sono dubbi.

«Sì, certo, come tutti sanno il clima qui non è comparabile con il paradiso che abbiamo in Sardegna. Anche tante altre cose, come la qualità del cibo, sono molto diverse. Ho scelto di trasferirmi in Inghilterra perché offriva molte più opportunità della Sardegna ma se potessi tornare lo farei. E ovviamente essere lontano da tutta la mia famiglia e i miei amici di infanzia non è semplice ma mi sono dovuto adattare vivendo effettivamente da solo da quando ho iniziato l’università.»

https://www.vistanet.it/

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

5 commenti

  1. Maria Luisa Galistu

    Complimenti, peccato dover andare via dall italia

  2. Complimenti!

  3. Silvio Maurandi

    Congratulations

  4. Maria Giuliana Campanelli

    Auguroniiiiii

  5. Angela Solinas

    Complimenti!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *