IMPORTANTE SUCCESSO DEI ROSSOBLU VERSO LA SALVEZZA CONTRO IL PARMA: QUATTRO PUNTI DI VANTAGGIO SULLE “SABBIE MOBILI”

Florinel Coman foto ANSA/FABIO MURRU

Il Cagliari batte il Parma. Con sofferenza. Ma anche con determinazione. 2-1. Tre punti pesantissimi. In una sfida salvezza delicatissima. Grazie a Coman, “il ragazzo del futuro”. Rete, quest’ ultima, di pregevolissima fattura, che ha sancito il momentaneo 2-0. Cui, poi, ha fatto seguito il 2-1 ducale di Leoni. Che, però, non ha inciso più di tanto sul risultato finale. Il Cagliari ha, si, un poco sofferto nel finale perché è venuto a mancare quel “pizzico” di cattiveria che gli avesse potuto garantire di “tenere in ghiaccio” la partita. Nello specifico è mancata, se dovessimo puntualizzare qualche mancanza, una “lettura” più attenta della partita su palla inattiva. Lettura sbagliata di almeno due giocatori, Adopo e Mina, che, alla rete ducale di Leoni, non si stavano accorgendo che stava sopraggiungendo l’avversario. La gestione del vantaggio, però, da parte del Cagliari, è stata d’autorità. Vittoria importante, dunque. Per il “fieno in cascina” accumulato. In attesa di un prossimo “trittico” di partite alquanto proibitivo. Ed in vista, invece, di un’altra serie di “match”, anche decisivi, che i sardi dovranno affrontare fra marzo ed aprile. Venendo al commento tecnico della partita, occorre ribadire come le due squadre, sostanzialmente, si siano equivalse. Con il Cagliari che, comunque, si è dimostrato più intraprendente nel prevalere nei due “guizzi” degli attacchi e nelle indecisioni delle difese. Nella prima rete, che è stato un autogol di Vogliacco al 50′, vi è stato l’inserimento di Adopo. Nella seconda rete, invece, vi è stato, al 70′, l’inserimento di Coman, vero esterno d’attacco. Un acquisto “ad hoc”. Effettuato dal Cagliari proprio per sostituire l’infortunato Luvumbo. E Coman ne è stato all’altezza. Sfoderando una rete da vero bomber. Era subentrato al 68′. Al 70′ realizza una rete d’antologia. Tutta da raccontare: l’esterno d’ attacco che fraseggia con quello di difesa, arrivando a realizzare una marcatura “alla Leao”. L’acquisto di Comando, pertanto, rientrerebbe in quella strategia di mercato perseguita da Bonato, destinata a garantire al Cagliari un laterale d’attacco che sia in grado di sostenere e sostituire Piccoli. Altro punto decisivo: l’inserimento dei mediani più alti, per via centrale. Come Zappa- Zortea. È la tattica del “terzino che viene a giocare dentro il campo”. Le corsie laterali sono, ora, uno dei punti di forza del Cagliari. Zortea consente a Zappa d’inserirsi, di alternarsi, e di “entrare dentro il campo”. Per essere più concreti, quindi, mancava alla squadra di Nicola, la capacità d’inserimento di un esterno d’attacco. E la si è trovata, finalmente, in Coman. Si è trattata, poi, di una “vittoria sporca”. Che va spiegata. Il calcio moderno gioca alla stregua delle squadre di pallacanestro. La forza di una squadra sta’ tutta nella capacità di accompagnare l’azione con molti uomini. La squadra di Nicola ha saggiamente aspettato il proprio momento. E l’ha colto. Al palo iniziale di Mina è seguita l’azione di Adopo che ha propiziato il vantaggio. Poi il Cagliari non ha perso la pazienza. Ha gestito la partita senza sfiancarsi dopo che Nicola ha cambiato tutta la linea mediana. I venti punti del Cagliari, su ventiquattro, sono stati ottenuti con le dirette concorrenti. La squadra, pertanto, sta seguendo un percorso corretto. Contro il Parma è stata impeccabile nella gestione complessiva della partita. Aspettando il proprio momento. Che è arrivato. Con Coman.

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