di SABRINA ZEDDA
Sei mostre, a partire da giovedì 23 gennaio, e sino al 29 giugno, per esplorare la creatività di sei artisti, alcuni già affermati, altri al loro esordio.
E’ la proposta per la prima parte di questo 2025 della Galleria Siotto, lo spazio espositivo della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, in via Dei Genovesi 114 a Cagliari.
Dalla pittura alla fotografia, dall’illustrazione alle opere nate con l’aiuto della macchina da scrivere, svariate sono le tecniche con cui ogni volta saranno veicolati messaggi diversi: la condanna di una società razzista e bigotta, il presente immaginato come un futuro distopico, sino allo stato di abbandono degli edifici scolastici, che si fa metafora della triste piaga dell’abbandono scolastico.
Ad arricchire la programmazione sarà anche la collaborazione tra la Fondazione “Siotto” e l’Istituto superiore “G. Asproni” di Iglesias: grazie una convenzione che prevede un percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO) una ventina di studenti del terzo e quarto anno assisteranno alle attività della Galleria e organizzeranno un evento dedicato alle arti creative, visive e musicali in programma il 3 maggio.
Spiega Alice Deledda, curatrice della sezione mostre della Fondazione Siotto e anche delle diverse delle mostre in calendario a partire da febbraio: “La Galleria ospita artisti che con diverse tecniche e il loro sguardo attento riflettono sulla nostra contemporaneità e attualità. Tutto questo va in parallelo con il ponte creato con i ragazzi e le ragazze del Sulcis che avranno la possibilità di sperimentare come nasce un evento culturale”.
Si comincia giovedì 23 gennaio alle 18 con l’inaugurazione di “Nova Express”, mostra dell’artista ozierese Riccardo Camboni, curata da Roberta Vanali. L’esposizione presenta quindici opere (pittura ad acrilico) ispirate all’omonimo libro di William Burroughs, il più politicizzato dell’autore americano, in cui rivolge un atto d’accusa alla società post bellica degli anni cinquanta dell’America razzista, bigotta e fascista. I dipinti, di varie dimensioni, coprono gli ultimi due anni di attività dell’artista. L’eposizione resterà visitabile sino al 9 febbraio.
Dal 13 febbraio al 2 marzo protagonista saranno le fotografie analogiche di paesaggi sconfinati, con “Distopia”, di Valeria Masu. Nelle sue foto l’immaginario si fa specchio di un futuro distopico, sospeso tra blackout e oscurità. Le città falliscono, diventano gusci vuoti, mentre la vita si rifugia lontano dall’urbano, nei margini dimenticati. Ad accompagnare la mostra ci sarà anche un’installazione sonora.
Dopo qualche settimana di pausa, il 27 marzo ecco che arriva una collaborazione con la città di Matera: Luca Centola, fotografo professionista con un’esperinza ventennale (è autore, tra l’altro, di un reportage sul cementificio del Vajont e della serie fotografia sull’area ex Falck a Sesto San Giovanni- Milano), presenta il suo “Disamparadu”. Dal pensiero dicotomico attorno a questo termine sardo (disimparato) parte l’indagine dell’artista in Sardegna ovvero: “Scuole abbandonate e abbandono delle scuole”. Il testo critico è di Simona Spinella, materese anche lei e presidente, della cooperativa che gestisce i tre presidi della Fondazione Zètema di Matera (Cripta del Peccato Originale, MUSMA Museo della Scultura Contemporanea Matera, Casa di Ortega). Sino al 13 aprile.
Dal 24 al 27 aprile la Galleria Siotto proporrà anche uno sguardo sulla storia della diaspora armena con la mostra “Ashkhar: tra cielo e terra”, di Sonya Orfalian, artista visiva, scrittrice e drammaturga, nata in Libia ma dagli anni Settanta stabilitasi a Roma. Nella sua mostra lo sguardo è rivolto verso il creato e si concentra su alcuni dettagli del mondo che abitiamo.
E’ un assoluto esordiente l’autore che esporrà dall’8 al 25 maggio: Francesco Cocco, classe 2003, diplomatosi nel 2022 in arti visive, si presenta per la prima volta al pubblico con “Caccia alle streghe”, una serie di lavori introspettivi realizzati tra il 2022 e il 2025 con la tecnica ad olio. Una mappa inquieta di una ricerca senza risposte definitive.
Sono elaborate con una macchina da scrivere Olivetti Dora le opere al centro della mostra che chiude questa prima parte di attività della Galleria Siotto: “Messincarta” di Davide Tocco, fa riferimento al lavoro artigiano della rappresentazione grafica della tessitura, operazione alla quale l’artista sembra ispirarsi nelle sue opere dattiloscritte. Dal 12 al 29 giugno.
Informazioni: 070 682384.
Le attività sono realizzate con il contributo di: Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, Servizio Cultura del Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.