CONTOS DE FOGHILE – RACCONTI DEL FOCOLARE: VIAGGIO ATTRAVERSO LA MEMORIA, MITI E LEGGENDE DELLA SARDEGNA

La Sardegna è una terra di storie popolari tramandate di generazione in generazione: storie di mistero e magia, raccontate oralmente, storie che fanno parte della nostra cultura. Tramandate dai nonni, ci raccontano del loro mondo affascinante e sapiente e di creature fantastiche. Seduti attorno ai focolari domestici, si riunivano con le famiglie per raccontare i cosiddetti “Contos de Foghile”: “Racconti del focolare”. Tantissime storie venivano usate per spaventare i bambini, la paura infatti veniva usata come deterrente per tenere lontani i piccoli dai pericoli. Ogni singolo paese ha le proprie leggende, tesori tramandati oralmente e custoditi nella memoria delle persone più anziane. Tantissimi racconti dettati dalle credenze popolari, storie che educavano, intrattenevano, facevano sorridere, incutevano paura.  Storie di fantasmi, streghe, folletti, mostri, demoni, scaturiti dalla superstizione e dalla paura, che rischiano di perdersi di fronte alla fretta della modernità del mondo attuale. Di notte quando il buio si fa più intenso e il focolare illumina l’ambiente, ecco che si profetizza il perfetto palcoscenico. Grazie alla compagnia Teatrale Shardana, a Tanaunella frazione di Budoni, il 25 Gennaio alle ore 17:30 si rivivranno le atmosfere di quelle sere, di fronte al focolare domestico, quando le famiglie, gli amici e i vicini, si riunivano con lo scopo della socialità.  Ma chi sono i protagonisti di queste storie che terrorizzano bambini e adulti e che scandivano la lentezza del tempo che passava? Alcune storie avevano delle protagoniste femminili: “Sa Mama e Su Sole”, che diffidava i bambini affinché non uscissero di casa nelle ore più calde per evitare un’insolazione. “Maria Pettenedda”: si diceva abitasse all’ interno dei pozzi era tanto cattiva, la storia veniva raccontata per proteggere i bambini dal rischio di cadere nei pozzi o nei corsi d’acqua. Si diceva che se i bambini si avvicinavano al pozzo, “Maria Pettenedda” compariva per trascinarli dentro. Un’altra figura che terrorizzava i bambini era l’uomo nero chiamato ” Bobotti” in alcuni paesi “Momotti”. Tante altre storie saranno messe in scena dalla Compagnia Teatrale Shardana di Budoni, regalando una rilettura delle storie, e dando vita ad un divertente quadro, all’interno di una meravigliosa cornice nella frazione di Tanaunella.

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Un commento

  1. Maria Giuliana Campanelli

    Fanne un libro Giusy

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