NEL GENNAIO 1862, LO STATO ITALIANO APPROVA LA LEGGE CHE CONCEDE ALLA SARDEGNA UNA RETE FERROVIARIA: A 160 ANNI DI DISTANZA, LA SITUAZIONE E’ DI GRAVE ARRETRATEZZA

Lo Stato italiano approva la legge che concede alla Sardegna una rete ferroviaria da Cagliari e da Sassari per Terranova Pausania.
La Sardegna, subito dopo l’Unità d’Italia, si ritrovò a essere l’unico territorio del Regno sprovvisto di una rete ferroviaria per il trasporto pubblico: le uniche linee presenti erano infatti ferrovie private a utilizzo industriale.
A tal proposito la prima ferrovia in assoluto a entrare in funzione nell’isola fu quella tra la miniera di San Leone e il molo di La Maddalena nei pressi di Capoterra, linea aperta al traffico nel 1862.
La mancanza di una rete ferroviaria pubblica portò più volte i politici isolani a sollecitare un intervento del governo per concedere questo servizio anche alla Sardegna.
Dopo vari dubbi e opposizioni da parte dei politici italiani, nel 1862 una cordata italo-inglese, capitanata dal cavalier Gaetano Semenza, ottenne la concessione per la costruzione della rete che avrebbe unito Cagliari a Iglesias, Porto Torres e Terranova Pausania (in seguito Olbia). La cordata costituì a Londra la Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, che tra studi dei percorsi, problemi di convenzioni con lo Stato e di varia altra natura, aprì il primo tratto di ferrovia (Cagliari-Villasor) solo nell’aprile 1871.
La costruzione delle linee previste, basate su un progetto dell’ingegnere gallese Benjamin Piercy, terminò nel 1881, ma nel frattempo per il traffico di passeggeri verso il continente fu deciso di utilizzare il nuovo attracco marittimo di Golfo Aranci al posto di quello di Terranova. Il fatto rese necessaria la costruzione di un prolungamento della ferrovia, che congiunse i due porti galluresi nel 1883.
A quasi trent’anni dalla costruzione della linea Torino-Genova e quando il Nord Italia era ampiamente infrastrutturato la Sardegna aveva finalmente le sue prime ferrovie.
Al 31 dicembre 1899, sulle Ferrovie Reali circolavano 30 locomotive a vapore, 106 carrozze, 23 bagagliai e 436 carri per il servizio merci.
Ancora oggi nel 2025 la rete ferroviaria sarda versa in un grave stato di arretratezza, nessuna nuova linea è stata creata dal 1800, e molti tratti sono stati chiusi.
Fatto 100 il livello di infrastrutturazione della rete ferroviaria italiana in Sardegna il valore è 17.

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