Il prossimo 16 gennaio, alle ore 18.30, al Temporary Storing di via XXIX Novembre 3/5, nel quartiere di Stampace, si inaugura BURNOUT, la collettiva a cura di Ivana Salis che raccoglie le ricerche di Nicko Straniero, Tonino Mattu, Gianluigi Concas, Michele Pau e Amirah Suboh, chiamati a riflettere sulle tematiche legate alle conseguenze psico-fisiche dovute alle condizioni di lavoro, tra sfruttamento e diritti ancora oggi negati. Organizzata da Asteras e dalla Fondazione per l’arte Bartoli Felter, la mostra si inserisce nel programma di eventi della terza edizione di Cagliari Urbanfest – Generazioni Metropolitane.
“Burnout – spiega la curatrice Ivana Salis – è una collettiva dal carattere introspettivo, in cui appaiono evidenti i segni espressivi e gli spazi di silenzio in cui ognuno è chiamato a compiere una riflessione. Letteralmente si parla di Burnout quando ci troviamo di fronte ad una sindrome che sfocia in stress cronico, pericoloso preambolo dell’ansia e della depressione, malattie del secolo che attanagliano milioni di persone in tutto il mondo. Le ricerche di Gianluigi Concas, Tonino Mattu, Michele Pau, Nicko Straniero e Amirah Suboh si incontrano nell’interpretazione di vicende e stati d’animo che si manifestano in contraddizioni sconfinanti nel privato e nel sociale, che per scelta o per costrizione, ci troviamo a vivere.”
All’inaugurazione di giovedì 16 gennaio, saranno presenti gli artisti insieme al presidente della Fondazione Ercole Bartoli e alla curatrice Ivana Salis. La mostra sarà visitabile, a ingresso libero e gratuito, fino al 31 gennaio, da lunedì a venerdì dalle ore 17 alle 19:30.
Biografie artisti
Gianluigi Concas (Oristano, 1975) inizia la sua carriera artistica esprimendosi con il fumetto, scrivendo e disegnando i suoi lavori. Tra gli anni ‘90 e i primi del 2000 autoproduce la fanzine “Depakin” e pubblica con varie associazioni e case editrici tra cui “Double Shot” e le riviste “Mono”, “Solaris” e “Scuola di Fumetto”. Negli stessi anni porta avanti il progetto artistico multimediale “Iperplasticol”, col quale indaga con sguardo critico i linguaggi e i contenuti della società di massa e dei consumi. Negli ultimi anni la sua attività si concentra sulla pittura, affinando la tecnica dell’acquerello e il disegno a penne, pastelli e carboncino, prediligendo il ritratto di paesaggi e soggetti dal vero. Attualmente è impegnato nella stesura di un libro illustrato sul Cammino Minerario di Santa Barbara. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive ad Oristano, Villacidro, Cagliari, Bosa.
Tonino Mattu (Nuoro, 1979) autodidatta, si forma studiando gli antichi manuali di tecniche pittoriche. Nel 2002 viene selezionato dalla galleria Sottopiano di Cagliari per la rassegna calcografica “Incisivamente diversi”. Nel 2005 si trasferisce in Inghilterra per un periodo di studio. Al rientro in Sardegna, inizia a collaborare con l’associazione Askos Arte. Nel 2011 è tra gli artisti selezionati per la Biennale d’Arte di Venezia, nel Padiglione Italia. L’anno successivo viene invitato ad esporre al museo MAN di Nuoro per la rassegna espositiva “Caratteri ereditari e mutazioni genetiche”. Nel 2015 vince il Premio Mostre Itineranti al Premio Marchionni. Nel 2016 è tra i finalisti del WAC Award di Wells, in Inghilterra. Nel 2017 espone all’Istituto italiano di Cultura di Bucarest, città dove vive per circa un anno. Dal 2018 lavora con la Stephan Stumpf Gallery di Monaco, a cui si aggiunge nel 2020 la CAI Gallery di Kortrijk, in Belgio. Nel 2024 entra a far parte della collezione permanente della Pinacoteca Comunale Carlo Contini di Oristano e della Pinacoteca comunale di Laerru. Attualmente vive e lavora ad Oristano.
Michele Pau (Oristano, 1983) muove i primi passi artistici a cavallo degli anni 2000 con il writing. Nel 2013 inizia a frequentare la bottega della pittrice italo-argentina Norma Trogu dove apprende le tecniche della pittura a olio, per poi approfondire la sua ricerca con altri laboratori artistici. Il suo linguaggio passa attraverso la pittura figurativa. Il ritratto e la figura sono sempre stati il centro di uno sguardo volto a rappresentare gli altri per parlare della nostra società, sguardo che oggi è divenuto introspettivo, e abbandonati i riferimenti fotografici, tende alla spontaneità. Dal 2014 espone in diverse mostre collettive e personali a Oristano, a Cagliari, e nel 2018 a Londra alla Rick Lane Gallery. Nel 2020 partecipa ad alcune mostre virtuali tra le quali si ricorda “Global Conversation” organizzata dalle Nazioni Unite in collaborazione con Google Art & Culture. Lo stesso anno la rivista Voice Of Artist seleziona alcuni suoi lavori per i numeri di maggio 2020 e gennaio 2021. Attualmente vive e lavora nella sua città natale.
Amirah Suboh (Cagliari, 1995) figlia di madre sarda e padre palestinese. Dopo il diploma al Liceo Classico “Giovanni Siotto Pintor” di Cagliari, si accosta al percorso artistico iscrivendosi all’indirizzo pittorico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove consegue la laurea triennale. Successivamente completa gli studi specialistici all’Accademia di Belle Arti di Sassari, conseguendo il diploma biennale di II Livello in Pittura. Conduce la sua ricerca attraverso diverse tecniche e materiali, olio, acrilico, china, pastelli, matite, collage, combinando forme e colori secondo un linguaggio gestuale e segnico che rimanda alla libertà espressiva dell’infanzia. Il suo lavoro è incentrato su una visione della donna che intende scardinare quegli stereotipi e pregiudizi con cui lo sguardo maschile ha per secoli rappresentato la donna, oggettivandone il corpo e costringendola in ruoli subalterni, frutto di una cultura patriarcale che ancora permea la nostra società. Nelle sue composizioni, l’artista libera la figura femminile da ogni costrizione socialmente imposta, restituendole identità e dignità proprie. Attualmente vive e lavora in Nuova Zelanda.
Nicko Straniero (Oristano, 1978) vive e lavora a Oristano. Si laurea in Belle Arti a Londra dove vive per 18 anni fino al 2018. Il suo focus attuale è sulla pittura astratta. Dal 1998 porta avanti una personale ricerca formale che esplora i processi interni della composizione pittorica con diverse tecniche e un particolare interesse per la casualità e il controllo. Nei lavori che vanno oltre la pittura, il suo linguaggio espressivo si avvale invece di un mix di registri contrastanti: ambiguità semantica e visuale, inversioni simboliche e rapporti di somiglianza e referenzialità. È interessato a decostruire nozioni di gusto ed estetiche talvolta marginali in lavori che creano tensioni e potenziali nuovi significati. Sperimenta infatti negli anni con diversi media, spaziando dalla pittura al collage, dalla fotografia al video & sonic art, da installazioni sculturali a performance, costumi e collaborazioni interdisciplinari.
Cagliari Urbanfest ‐ Generazioni Metropolitane è organizzato con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, della Città Metropolitana di Cagliari, del Comune di Cagliari, dell’Università degli Studi di Cagliari, e con il sostegno di Fondazione di Sardegna, E‐Distribuzione, Orientare, Fondazione per l’Arte Bartoli Felter, Spazio e Movimento, LILA Cagliari, AREA, Confraternita di Misericordia di Cagliari-Sant’Elia, YouTG.net, Blocal ‐ Travel & Street Art blog, Street Art Cities, I Support Street Art.
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