di GABRIELE ENNA
Si è svolta domenica 15 dicembre a Tokyo, presso il Seadas Flower Cafè, sede dell’associazione ISOLA, la terza edizione in Giappone di Visioni Sarde.
I cortometraggi di questa edizione hanno suscitato una varietà di reazioni nel pubblico, stimolando riflessioni sulla natura umana, sui suoi comportamenti e sulla nostra fragilità di fronte a calamità naturali come l’invasione delle cavallette.
“Dalia”, con la sua narrazione intensa, ha obbligato gli spettatori a confrontarsi con pensieri che spesso si preferirebbe evitare. “Incappucciati, Foschi” ha riportato indietro nel tempo, evocando l’epoca dei rapimenti e costringendo a spiegare il fenomeno dell’Anonima Sequestri. Con “Tilipirche” è stato necessario chiarire che le scene delle cavallette non erano frutto di effetti speciali, ma una rappresentazione cruda e reale di un evento naturale.
Questi corti hanno saputo raccontare realtà che, pur difficili da accettare o da affrontare, hanno offerto un’opportunità per riflettere sulle dinamiche sociali e personali della vita, sia in Sardegna che altrove. Hanno esplorato la cultura, le tradizioni e le sfide contemporanee dell’isola, mettendo in luce il talento dei registi emergenti e il loro sguardo originale su temi universali.