IL MONDO IN COMUNE, IL 20 DICEMBRE A MACOMER UNA GIORNATA PER SENSIBILIZZARE SUI TEMI DELL’ACCOGLIENZA E DELL’INCONTRO TRA CULTURE

Quali sono le azioni di accoglienza dei migranti messe in campo dall’Unione dei Comuni del Marghine? Come si sviluppa l’incontro tra le culture ospiti e quelle ospitanti? Sono questi alcuni dei temi che venerdì 20 dicembre a partire dalle 9,30 a Macomer, nel Centro polifunzionale di via Dello Sport, saranno affrontati all’interno di “Il mondo in comune”, incontro organizzato dalla cooperativa Il Sicomoro, che dal dicembre 2021 porta avanti nel territorio il progetto SAI (Sistema accoglienza e integrazione).
Realizzata in collaborazione con l’Unione dei comuni del Marghine, la giornata rientra tra le azioni di sensibilizzazione del Progetto SAI sui temi dell’accoglienza e incontro tra culture, assai cari in questa subregione della Sardegna dove, tra Macomer e Birori, sono ospitati 26 rifugiati (di cui 10 bambini), provenienti da Costa d’Avorio, Tunisia, Camerun, Nigeria e Cuba.
Venerdì, dopo la registrazione dei partecipanti, ad aprire i lavori sarà Stefania Russo, responsabile della cooperativa Il Sicomoro. Alle 10,30 spazio al teatro con un breve spettacolo poetico a cura del Teatro Alkestis: un contributo artistico a favore del dialogo tra i popoli e sul valore della diversità, che vedrà in scena Sabrina Mascia e Andrea Meloni che cura anche la regia.
Alle 11 è invece previsto un intervento di Francesco Scanu, presidente dell’Unione dei comuni del Marghine, mentre subito dopo sarà presentato il calendario 2025 “Il mondo in comune”, 12 scatti che ritraggono le famiglie accolte nel progetto SAI (le foto sono di Roberto Satta, il progetto grafico è invece di Daniele Conti) in alcuni dei luoghi simbolo del territorio. Si tratta di un progetto di sensibilizzazione i cui ricavati dalla vendita saranno devoluti al sostegno dell’Integreat Center di Sarajevo, che offre accoglienza e aiuto all’inclusione socio-lavorativa dei richiedenti asilo e persone in viaggio lungo la rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina. Si tratta di un centro che porta avanti le sue attività solo con l’aiuto dei volontari e delle offerte e che sarà meglio descritto dalla stessa fondatrice e responsabile, Sanela Leprica, che parteciperà in streaming.
Chiusura dei lavori con i saluti delle autorità presenti.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *