di ANNALISA ATZENI
La mia esperienza con l’Associazione Culturale Menù Deleddiano è iniziata grazie a una telefonata, ricordo bene quel momento. Sono Annalisa Atzeni, nata a Sisini, lavoro come Agrichef, custode delle tradizioni gastronomiche sarde, e mi sono sempre dedicata con passione alla riscoperta delle ricette antiche della nostra terra. La poesia e la scrittura sono altre mie grandi passioni, che mi legano profondamente a figure come Grazia Deledda. Vincenzo Palimodde e Vitalia Scano mi invitano ad entrare nell’associazione, cibo e cultura, per me è un sogno che si avvera.
Sono la segretaria, insieme a Badore Ticca tesoriere, Marina Ravarotto, Tonina Biscu ed Elisa Sabeddu sono i consiglieri. Siamo diventati parte di una realtà che mira a valorizzare la cucina sarda e a diffondere le tradizioni gastronomiche della nostra isola, con un forte legame all’opera di Grazia Deledda.
Vincenzo Palimodde, nato ad Oliena, un piccolo paese nel cuore della Sardegna, è una figura centrale nel recupero e nella valorizzazione delle tradizioni gastronomiche sarde. La sua passione per la cucina e per la cultura della sua terra lo ha portato a un progetto straordinario: nel 2000, Vincenzo riesce a ricostruire il Menù Deleddiano, un lavoro che unisce la gastronomia alla letteratura di Grazia Deledda.
L’idea di Vincenzo nasce dalla volontà di mettere ordine nelle ricette descritte nei libri di Grazia Deledda, dove la cucina sarda è un elemento centrale e ricorrente. In ogni suo romanzo, Deledda ci regala descrizioni dettagliate dei piatti tradizionali, spesso legati alla vita quotidiana e alla cultura della Sardegna. Vincenzo, attraverso il Menù Deleddiano, ha deciso di associare ogni piatto a un numero e al titolo del libro in cui compare, creando una vera e propria legenda culinaria che permette di riscoprire, attraverso il cibo, anche la narrativa di Deledda.
Ogni piatto del Menù Deleddiano diventa così un viaggio nella storia, nella cultura e nella letteratura della Sardegna. Questo progetto ha unito le tradizioni gastronomiche della mia terra con la scrittura di Grazia Deledda, rendendo il cibo un veicolo di memoria storica e identità culturale. Non è solo un menù, ma un modo per raccontare la Sardegna attraverso i suoi sapori, facendo rivivere piatti che erano stati dimenticati o che rischiavano di sparire.
Vincenzo Palimodde e sua moglie Tonina Biscu sono i proprietari dell’home restaurant “Sa Horte e Su Poeta”, un luogo unico dove gli ospiti possono degustare piatti tradizionali sardi, spesso ispirati al Menù Deleddiano e alla cucina descritta nei romanzi di Grazia Deledda. La particolarità di questo ristorante è che si trova in una location molto speciale: una casa dedicata alla poesia, un omaggio alla figura del padre di Tonina, che era un poeta.
“Sa Horte e Su Poeta” non è solo un ristorante, ma un’esperienza che unisce gastronomia e cultura in un ambiente che celebra le radici e le tradizioni sarde. Ogni piatto preparato da Vincenzo e Tonina è un tributo alla cucina antica della Sardegna, servito in un contesto che fa da cornice alle tradizioni poetiche della famiglia. Il ristorante diventa così un luogo in cui il cibo non è solo un piacere per il palato, ma anche un percorso di riscoperta della cultura e delle tradizioni sarde, arricchito da una forte componente emotiva e storica.
Un Team di Eccellenze al Servizio della Cultura Sarda
L’associazione è nata con l’obiettivo di dare vita a un progetto che unisse la gastronomia e la cultura sarda, mettendo in evidenza l’importanza del cibo come veicolo per raccontare la nostra identità.
Vitalia Scano, nata a Villamar, presidente dell’associazione e chef patron del Ristorante Sandalia a Roma, è una figura di riferimento per la cucina sarda, portando i sapori della nostra terra nella capitale con un approccio innovativo e rispettoso delle tradizioni, con particolare attenzione alla dieta mediterranea e al cibo dei centenari.
Vincenzo Palimodde, ideatore del Menù Deleddiano, è la forza motrice dietro l’associazione. Con la sua passione per Grazia Deledda e per la cultura sarda, ha dato vita a un progetto che celebra la cucina tradizionale della Sardegna, riscoprendo piatti tipici e ricette che raccontano la storia e le tradizioni della nostra isola. Il suo impegno è stato fondamentale per dar vita al Menù Deleddiano, che oggi è un simbolo della cultura gastronomica sarda.
Badore Ticca, tesoriere dell’associazione e giovane chef, porta la sua esperienza internazionale nella gastronomia, proprietario di diversi ristoranti in Parigi e in Sardegna. La sua visione fresca e dinamica arricchisce il nostro progetto con un approccio contemporaneo alla cucina tradizionale.
Marina Ravarotto,nata a Nuoro , chef patron del Chiaroscuro a Cagliari, e Elisa Sabeddu, nata a Cagliari, figlia di Vitalia Scano, titolare di Pasta Paradise ad Amsterdam, sono altre due figure fondamentali per l’associazione. Con le loro attività culinarie, portano avanti la promozione della cucina sarda sia in Italia che all’estero, dimostrando come la nostra tradizione gastronomica possa conquistare anche i palati internazionali.
Il Menù Deleddiano: Un Viaggio nella Tradizione Sarda
Il Menù Deleddiano è molto più di una semplice proposta culinaria: è un viaggio storico nella cultura sarda, raccontata attraverso i piatti tipici che Grazia Deledda descrive nei suoi romanzi. Da pane frattau e ravioli di formaggio a filindeu in brodo, pecora in cappotto e porchetto arrosto, ogni piatto è una parte della nostra identità. Non mancano dolci tradizionali come le seadas e le pabassinas e la magia della pompia, che con i riflessi dorati e il profumo di limone, scandiscono i fine pasto, raccontando la dolcezza e la generosità della nostra terra.
Il nostro impegno è quello di recuperare e valorizzare questi piatti, che non sono solo cibo, ma una parte fondamentale della nostra storia e della nostra cultura. Ogni ricetta, ogni ingrediente, è un frammento di tradizione che deve essere tramandato alle future generazioni.
Un Impegno a 360 Gradi: Cultura e Tradizione.
L’associazione non si ferma solo alla gastronomia. Laboratori esperienziali, eventi e partecipazioni a iniziative internazionali come la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo sono occasioni per promuovere la cultura sarda nel mondo. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere le tradizioni culinarie sarde a una pubblico internazionale, facendo scoprire attraverso il cibo la nostra storia, la nostra terra e la nostra identità.
Un esempio di questo impegno è stato il nostro recente riconoscimento come Ambasciatori del Cibo nel Mondo, consegnatoci dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Bruxelles, un evento che ha visto la partecipazione di chef, gastronomi e appassionati da tutto il mondo. Un momento di grande orgoglio per noi, che ci spinge a proseguire con il nostro lavoro di promozione della Sardegna e delle sue tradizioni gastronomiche.
In Conclusione: La Forza della Cultura e del Cibo
Essere parte di Menù Deleddiano è un onore e una responsabilità. Ogni giorno, insieme ai miei compagni di viaggio, contribuiamo a portare avanti il nostro impegno di preservare e raccontare la cultura sarda, una cultura che si esprime anche attraverso il cibo. Grazia Deledda, nelle sue opere, ha saputo raccontare l’anima della Sardegna; oggi, con il nostro lavoro, continuiamo a farlo, un piatto alla volta, un racconto alla volta.
Abbiamo terminato a Nuoro e a Cagliari.
Due date che ci fanno chiudere un anno ricco di esperienze per suggellare il nostro gruppo che racconta e tramanda il cibo del popolo della terra dei centenari.
Menù Deleddiano:
Noi siamo Sardi.
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi. Grazia Deledda.
Super Annalisa Atzeni ❤️
❤️❤️❤️