di NICOLETTA CAU
Un volume pubblicato dall’Editoriale Documenta per la consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna raccoglie le testimonianze di oltre 30 informatori orali
Come ci si innamorava nel Secondo Dopoguerra in Sardegna? Quali erano i rituali e i riti che accompagnavano il fidanzamento e il matrimonio a metà del Novecento nell’Isola?
Dopo il successo dell’opera antologica “Raccontando d’Amore”, pubblicata lo scorso anno dall’Editoriale Documenta per la consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna, è in uscita in questi giorni il secondo tomo del volume con oltre trenta nuovi racconti relativi a ventinove comuni sardi per un suggestivo breviario dei sentimenti degli anni Quaranta e Cinquanta nell’Isola.
L’opera sarà presentata nel corso di un lungo tour che prenderà il via lunedì 2 dicembre alle 16.30 presso il Salone Parrocchiale di Villasalto per proseguire in altri 27 comuni dell’Isola, secondo il seguente calendario: il 5 dicembre a Uras (ore 17, Biblioteca Comunale), il 6 a Sadali (ore 17.30, Oratorio), Marrubiu (ore 18, Aula Consiliare), Bolotana (ore 18.30, Aula Consiliare), Simaxis (ore 18.30, Monte Granatico) e Terralba (ore 18.30, Biblioteca Comunale), il 7 ad Atzara (ore 17.30, sede Avis), Bortigali (ore 18, Biblioteca Comunale) e Guasila (ore 18.30, Monte Granatico), l’8 a Villanova Tulo (ore 18, Aula Consiliare), il 12 ad Arzachena (ore 17, Biblioteca Comunale), il 13 a Lodè (ore 18, Biblioteca Comunale) e Telti (ore 18, Sala Consiliare), il 14 a Gergei (ore 16, Biblioteca Comunale), Furtei (ore 16.30, Ex Asilo) e Illorai (ore 17, Salone Parrocchiale), il 15 a Villaspeciosa (ore 17, Biblioteca Comunale), il 20 a Setzu (ore 16.30, Museo Multimediale “Filo di Memoria”) e il 21 ad Anela (ore 18.30, Salone Parrocchiale).
Il ciclo di presentazioni riprenderà nel 2025, il 18 gennaio a Paulilatino, il 24 gennaio a Tempio e il 14 febbraio a Padru e Selargius. In via di definizione gli incontri a Cabras, Osini, Quartu Sant’Elena e San Teodoro.
Il libro si inscrive in seno alle attività della Biblioteca di Sardegna, ente di studio promotore dal 2005 di ricerche etnografiche in ambito regionale, confluite nella costituzione di un archivio di circa 210 mila fotografie e di oltre 4 mila testimonianze orali relative al primo Settantennio del Novecento in Sardegna.