di GIOVANNI CERVO
Sabato 30 novembre 2024 – h. 17.30
Presso la sede del CSCS – Piazzale Santorre di Santarosa 10
COME MAESTRO L’obbedienza non è più una virtù (ma la più subdola delle tentazioni) adattamento teatrale della Lettera ai cappellani militari e della Lettera ai giudici di don Lorenzo Milani
a cura di Giancarlo Monticelli e Sergio Chillè
Lettori: Don Milani Beniamino Musto, Avvocato Gatti Germano Zanghieri, Ragazzo Jacopo Rossi
Regia di Maurizio Maravigna
Con un adattamento teatrale proponiamo presso la nostra sede una narrazione sulle parole di Don Milani che risuonano oggi come un monito di disarmante attualità sulla tragedia della guerra.
Anche se ripudiata in tutte le sue forme dalle Convenzioni, dalle Dichiarazioni e dai Trattati internazionali, la guerra è tornata a insanguinare la terra nel cuore dell’Europa e del Medio Oriente. L ’ennesima barbarie si consuma ancora oggi, con indicibile violenza alle porte delle nostre case: in Ucraina, nel Libano, nello Stato di Palestina, nella regione della Cisgiordania, nella striscia di Gaza. Ci sono poi altre guerre nel mondo sconsolatamente definite a “bassa intensità”: sono oltre 50, ma le armi seminano dappertutto, morte, distruzione, miseria e tante vittime innocenti.
Don Lorenzo Milani era uno di quegli uomini che, per le sue scelte nette e coerenti, le sue rigide prese di posizione, il linguaggio tagliente e preciso, la sua logica stringente di ragionare e argomentare, si tirava facilmente addosso grandi consensi o grandi dissensi con schieramenti preconcetti che hanno spesso offuscato la sua vera dimensione.
Avendo mostrato coerenza, aveva difeso, contro i cappellani militari, coloro che sceglievano l’obiezione di coscienza, che negli anni sessanta non era ammessa. Si accettava la galera pur di non prestare servizio militare.
Fu processato per “apologia di reato”. Assolto in primo grado il 15 febbraio 1966. Muore, a 44 anni il 26 giugno 1967, prima della sentenza di appello del Pubblico Ministero del 28 ottobre 1967 che dichiarerà il reato estinto per morte del reo.