Elettrio Corda
di LUCIA BECCHERE
A seguito del trasferimento del padre capostazione delle ferrovie, Elettrio Corda, nato a Macomer il 30 ottobre 1927, ultimo di 4 figli di Andrea e Lina, all’età di 3 anni giunse a Nuoro dove la famiglia si stabilì nella vecchia stazione di Piazza Italia.
Da pensionato, Andrea aveva avviato una piccola Agenzia Pani al Corso Garibaldi, che diventerà Agenzia ANCOR, acronimo di Andrea Corda. Alla sua morte, avvenuta nel 1946, Elettrio, abbandonati gli studi di Economia e Commercio intrapresi a Roma dopo il diploma di ragioniere, assunse la gestione dell’Agenzia, trasferendo gli uffici nel ‘58 in Piazza vittorio Emanuele e nel ’72 nell’attuale sede di via Manzoni.
Nel 1963 sposò la giovane nuorese Giovanna Mura Pirari, dal loro matrimonio nacquero 3 figli, un maschio e due femmine.
Carattere gioviale, amava intrattenersi volentieri coi suoi tanti amici, il futuro scrittore nutriva un’innata passione per la storia sarda. Frequentava le antiche famiglie del capoluogo, quella della moglie che vantava origini molto antiche, gli è stata di grande aiuto perché radicata nel cuore della vecchia Nuoro. Scrisse 17 libri in vent’anni, pubblicò il suo primo “Nuoro, ieri e oggi” nel ‘76, a seguire, “Una montagna chiamata Ortobene” con le felicitazioni del vescovo Giovanni Melis “per aver voluto raccogliere in un volume i documenti relativi alla storia civile e religiosa del Monte Ortobene”, ma il forte richiamo ai suoi trascorsi di pioniere del turismo lo spinsero a concentrare il suo interesse in questo campo. Pubblicò “L’altalena sul Tirreno”, 150 anni di storia sui trasporti marittimi della Sardegna; “Ruote e ruotabili”, 150 anni di trasporti interni dell’Isola dalle diligenze alla pubblicizzazione delle autolinee; “Le contrastate vaporiere”, 120 anni di vicende delle ferrovie sarde dalle Reali alle Statali, dalle secondarie alle complementari; “Passeggeri in carlinga”, storia dell’Aviazione civile italiana dal 1926 al 1986.
E ancora: Storia di Nuoro, Storia di Orgosolo, Storia di Dorgali, Il tricolore per i mari, Garibaldi in Sardegna, Atene sarda, Terra Barbaricina, Dall’Aspromonte all’Ortobene, Tempo di ricordi, Due storie parallele, postumo nel 1996. Tutte le sue pubblicazioni, frutto di ricerche capillari con un corredo di foto incredibilmente belle, raccontano storie e costituiscono uno straordinario patrimonio della nostra società. Custode della civiltà e delle tradizioni nuoresi più autentiche, Elettrio Corda lascia in eredità una preziosa documentazione. Ogni sua opera è introdotta dalla presentazione di Monsignor Ottorino Alberti “in ossequio a una sorta di tradizione” scriverà il porporato.
Che padre è stato? “E’ stato un padre super impegnato – racconta Giovanna Mura -. Credeva molto nel suo lavoro e lo portava avanti in maniera spasmodica. Dopo tante ore d’ufficio, si dedicava soprattutto alla ricerca. Tuttavia dedicava ai figli tutto il tempo di cui poteva disporre”.
Elettrio Corda scrittore? “Ineccepibile. Era molto rigoroso nei suoi studi. Per scrivere il libro “La legge e la macchia”, non potendo attingere notizie in altro modo, si recava all’archivio dei carabinieri di Roma e Torino, trascrivendo tutto manualmente perché non gli era consentito fare fotocopie. E’ stato il primo a diffondere le notizie inedite su Jerace, autore della statua del Redentore, per averle acquisite direttamente dai figli, Luisa e Luigi assistente redattore delle opere del padre, ai quali era legato da forte amicizia. E’ in nostro possesso il diario artistico dello scultore, un manoscritto di notevole interesse e alcune opere che a suo tempo ci erano state donate”.
Come vive oggi il suo ricordo? “Sono serena, spero di esserlo negli anni a venire. Non ho mai lavorato in Agenzia, dopo l’insegnamento mi sono dedicata alla casa, ai figli e ai due meravigliosi nipoti Giovanna e Ferruccio. Sono appassionata di astronomia, posseggo un telescopio amatoriale e dal mio terrazzo scruto i misteri del cielo, proiettata nell’infinito”.
Elettrio Corda è scomparso a Nuoro per arresto cardiaco il 22 febbraio 1996. A succedergli nell’Agenzia i figli Pierfrancesco, Costanza e Lina, che rappresentano la terza generazione della famiglia Corda. L’Amministrazione comunale gli ha dedicato la via che passa tra il Palazzo Comunale e il Liceo-Ginnasio Giorgio Asproni.